Dopo l’abbuffata di eventi della scorsa settimana, si apre oggi una interessante serie di sessioni per l’analisi fondamentale.
Cominciamo dalla zona euro. La scorsa settimana il focus era stato incentrato sulla riunione della BCE, mentre questa settimana l’attenzione sarà probabilmente influenzata dalla pubblicazione dell’indice ZEW, che fornirà le prime indicazioni sull’andamento del
morale nel mese di giugno, con previsioni di stabilizzazione delle attese a 21 punti.
Più nel dettaglio, il dato sulla produzione industriale dell’euro zona viene stimato in aumento solo di 0,4 punti percentuali ad aprile rispetto al mese di marzo, sui contributi positivi dalla Germania (mentre per quanto concerne il dato italiano ci si attende una flessione di 0,2 punti percentuali su base mensile, dopo gli aumenti riscontrati nel corso del mese di febbraio e di quello di marzo). Ancora, le stime finali pubblicate dall’Eurostat dovrebbero confermare che a maggio l’inflazione ha rallentato di cinque decimi a 1,4 per cento da 1,9 per cento nella media area euro, scendendo a 1,4 per cento da 2,0 per cento in Germania, a 0,9 per cento da 1,4 per cento in Francia e a 1,5 per cento da 2,0 per cento in Italia.
La flessione dell’inflazione dovrebbe comunque essere prevista in flessione: gli effetti statistici dovrebbero contenere l’inflazione nuovamente attorno all’1,2 per cento nella media euro zona, con possibili spinte verso il basso a causa dell’evoluzione del prezzo del petrolio.
Passando dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, la settimana si conferma come ancora più densa di dati macro, anche se il focus sarà intuibilmente sull’attesa della prossima riunione del FOMC, il Comitato di politica monetaria della Fed. Se tutto andrà come da previsioni, il FOMC dovrebbe decidere un nuovo rialzo dei tassi di 25 punti base, anticipando qualche notizia sulla riduzione del bilancio, e confermando così il sentiero di normalizzazione della politica monetaria.
Per quanto attiene la pubblicazione di dati, le prime indagini del settore manifatturiero di giugno dovrebbero confermare espansione dell’attività. Fra i dati di maggio, i prezzi dovrebbero dare ancora segni di moderazione, con un calo del CPI e un aumento modesto dell’indice core, mentre il PPI dovrebbe essere in rialzo di 0,2 per cento mese su mese.
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