La settimana di analisi fondamentale offre alcuni interessanti spunti a partire dalla giornata di domani, quando prenderanno il via le attese pubblicazioni dei verbali da parte delle autorità monetarie.
Di fatti, per quanto concerne l’area euro, il focus per gli analisti sarà incentrato sui verbali della riunione della Banca Centrale Europea avvenuta ad inizio giugno, dalla quale si cercherà di ottenere qualche spunto informativo sul modo con cui il board starebbe valutando la possibilità di avviare una normalizzazione delle proprie politiche di supporto straordinario (QE & co.).
Per quanto concerne inoltre la pubblicazione di alcuni dati macro singoli, particolare attenzione è riposta nell’andamento delle vendite al dettaglio nell’area euro, che gli analisti ritengono siano cresciute di 0,6 punti percentuali mese su mese nel corso di maggio. Ancora, è prevista la pubblicazione del PMI composito, che potrebbe essere stato rivisto al rialzo a 56 punti, contro i dati di una stima preliminare di 55,7 punti, ma comunque in calo rispetto a maggio 2017.
Tra i principali dati nazionali, c’è spazio anche per la produzione industriale della Francia, che nell’aggiornamento del mese di maggio è attesa rimbalzare dell’1,0 per cento. Sempre a maggio, la disoccupazione dovrebbe risultare stabile nell’area euro, mentre potrebbe rimbalzare in Italia dopo il vistoso calo del mese precedente.
Peraltro, si noti come la settimana ha molti dati ed eventi di rilievo negli Stati Uniti. A cominciare, come già rammentato, dalla pubblicazione dei verbali della riunione del FOMC, che dovrebbero confermare un consenso diffuso per un altro rialzo dei tassi e per l’inizio del tapering dei reinvestimenti entro fine anno, pur sottolineando l’importanza di monitorare l’inflazione da vicino.
I dati di giugno dovrebbero essere complessivamente positivi e almeno in linea con le attese. Il più importante riguarderà l’employment report, che dovrebbe essere ancora solido, con una crescita di occupati vicina alla media recente e con un tasso di disoccupazione ben sotto l’equilibrio; gli indici ISM dovrebbero restare in territorio ampiamente espansivo. La spesa in costruzioni di maggio dovrebbe essere debole, ma meno che ad aprile.
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