È sicuramente positiva la view complessiva sul settore bancario europeo, ma per poter investire con oculatezza è necessario cercare di selezionare le migliori opportunità di breve o di lungo termine. Così, almeno, ha sostenuto qualche giorno fa Justin Bisseker, analista sulle banche europee di Schroders, secondo cui “i titoli bancari sono stati supportati dalle aspettative di tassi di interesse più elevati, che però potrebbero richiedere ancora un po’ di tempo prima di materializzarsi”.
Secondo l’approfondimento compiuto dalla società di analisi, molto dipende dalla relazione delle banche oggetto dei propri investimenti, e i tassi. L’attesa per l’incremento dei tassi, che ha accompagnato il globale reflation trade, ha infatti risollevato buona parte del settore nel corso dell’anno passato. “Bisogna essere consapevoli del fatto che questo fenomeno potrebbe placarsi se le aspettative su tassi di interesse più elevati dovessero venire meno. Inoltre, è necessario che gli investitori capiscano che l’impatto dell’interruzione dello stimolo monetario su molte delle banche europee, come e quando avverrà, sarà probabilmente più sfumato del previsto” – ha dichiarato l’analista.
Per quanto poi concerne soprattutto le banche dell’area euro, le aspettative sui tassi di interesse più elevati sono state un driver fondamentale della prestazione positiva dei prezzi delle azioni nel corso dell’ultimo anno. Tuttavia, è anche vero che l’inflazione core rimane bassa, unitamente alla crescita dei salari, in un contesto di calo della disoccupazione e di Pil più forte: un mix che potrebbe favorire il fatto che i tassi di interesse rimangano su livelli molti bassi per diversi anni a venire, anche se l’ecconomia dovesse rafforzarsi.
“Il nostro approccio favorisce le banche che hanno il potenziale per mettere a segno ritorni interessanti indipendentemente dal contesto per i tassi. La velocità a cui le banche possono riprezzare i propri bilanci e adattare i costi base varia considerevolmente in Europa. Per molte banche, la spinta agli utili attesa come conseguenza dei tassi di interesse più elevati deriva in gran parte dai benefici transitori dei finanziamenti che la BCE ha raccolto tramite le TLTRO2” – ha poi aggiunto l’analista, per poi ricordare che – “intanto, i tassi a lungo termine più elevati, che dovrebbero accompagnare il tapering della BCE si dimostreranno negativi per i margini di profitto e per il capitale. Ciò si vedrà all’aumentare dei costi di finanziamento a lungo termine e al diminuire del valore dei bond detenuti nei bilanci delle banche”.
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