La BCE ha recentemente pubblicato i risultati derivanti dall’indagine sul credito bancario (Bank Lending Survey) relativa al terzo trimestre. Un dossier nel quale è emerso come i criteri per la concessione del credito alle imprese nell’eurozona siano risultati poco variati nel periodo oggetto di considerazione, anche se nel contempo le banche sembrano aver positivamente allentato i criteri per la concessione di mutui alle famiglie (da -4% a -11%), in misura maggiore rispetto alle attese formulate il trimestre precedente; la stessa tendenza ha inoltre riguardato il credito al consumo e gli altri prestiti.
Per quanto concerne il futuro, gli istituti di credito si attendono per i prossimi tre mesi la permanenza di criteri invariati dal lato delle imprese e un ulteriore allentamento per quanto riguarda le famiglie. A migliorare dovrebbe essere anche la domanda netta di credito, già cresciuta nel trimestre in corso, e attesa incrementare anche nel prossimo trimestre, sia per le imprese che per le famiglie.
Per quanto concerne le determinanti che dovrebbero spingere tale aumento di domanda, i principali per le imprese sembrano esse ascrivibili al livello dei tassi di interesse (14%, da 13% precedente) e all’aumento degli investimenti (13%, in lieve calo da 15%), mentre è diminuita l’importanza relativa dell’attività di M&A e della gestione di scorte e capitale circolante.
Sul fronte delle famiglie, invece, le determinanti della domanda di credito sono costituite dal basso livello dei tassi di interesse e dalle prospettive favorevoli del mercato immobiliare, oltre che da una elevata fiducia dei consumatori.
Per quanto infine riguarda il dettaglio per Paese, gli standard di credito per le imprese sono diventati più espansivi in Germania, e sono diventati più restrittivi in Spagna, mentre sono rimasti invariati in Italia e Francia.
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