Dove investire nel 2018? Tre scenari per capire se conviene comprare azioni o bond

Meglio investire in azioni o in obbligazioni nel 2018? E ancora è preferibile comprare bond o è consigliabile puntare sull’azionariato? Come sempre avviene quando l’anno si avvia verso la fine, molti traders vorebbero avere delle indicazioni su come orientarsi per il 2018. Al di là delle sottili differenze tra i vari interrogativi, la domanda cardine, in fin dei conti, è sempre la stessa: dove conviene investire il prossimo anno? 

Dare una risposta a questo interrogativo significa gettare la basi per la definizione di quella che sarà la personale strategia trading per il prossimo anno. Come ogni strategia che si rispetti, in quanto finalizzata al lungo termine, dovrà necessariamente tenere in considerazione di quelle che sono le rilevazioni degli analisti. Ovviamente questo non è un problema perchè in questo periodo i report degli esperti su dove conviene investire nel 2018 sono abbondanti. Tra i primi ad analizzare gli scenari di investimento per il prossimo anno ci sono stati gli esperti di Vontobel. Secondo gli analisti, tre sarebbero le possibili strategia di investimento per il 2018, ognuno delle quali è collegata ad una diversa ipotesi e presenta un differente livello di probabilità. Lo scenario MENO probabile è quello che vede un rallentamento della crescita che verrebbe innescato dal ritorno dell’instabilità politica che si avrebbe se le elezioni in Italia non dovessero dare un esito definito. In una situazione simile, la BCE potrebbe sospendere il processo di normalizzazione della politica monetaria. Dinanzi ad una situazione simile (le cui probabilità sono del 10%, quindi molto basse), il consiglio è quello di investire in oro e bond governativi e di sottopesare le azioni.

Più probabile (25%) potrebbe essere lo scenario che vede la FED diventare più aggressiva e decidere di ricorrere a più aumenti dei tassi di interesse mentre la BCE dovrebbe bloccare il Quantitative Easing. In entrambi i casi si tratterebbe di mosse legate alla dinamica dell’inflazione. Laddove si verificasse una situazione simile, il consiglio degli analisti sarebbe quello di investire in materie prime e strategia alternative mentre i bond governativi dei mercati emergenti dovrebbero essere sottopesati. 

Lo scenario PIU’ probabile nel corso del 2018 (65% di possibilità) è quello che vede un consolidarsi della situazione macro in atto con basse pressioni inflazionistiche. In questo caso non ci dovrebbero essere novità dalle banche centrali (quindi nè dalla FED nè dalla BCE) e la crescita in Usa e nell’area Euro dovrebbe restare sui livelli attuali. Dinanzi ad una situazione simile, ci sarebbero molte strategia di investimento ad adottare. Gli analisti, infatti, consigliano di sovrappesare i bond governativi dei mercati emergenti ma anche di investire in azioni. Se si decide di comprare titoli azionari, sarebbe preferibile orientarsi sulle azioni delle banche e del settore energentico. Viceversa molta più prudenza andrebbe usata nei confronti delle valute. In caso di consolidamento della situazione macro in atto, in pratica in caso di conferma del contesto attuale con novità molto limitate, il peso di Dollaro Usa e Euro nel portafoglio di investimento dovrebbe essere contenuto. 

Si ricorda che le indicazioni degli esperti su come investire nel 2018, in relazione ai vari scenari, sono utili anche a quei traders che utilizzano i CFD e altri strumento derivati. 

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