Tutte le principali borse europee hanno chiuso oggi in rosso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l’1,1%, il DAX a Francoforte il 3,4%, il CAC40 a Parigi il 2,2%, il FTSE MIB a Milano l’1%, lo SMI a Zurigo l’1,2% e l’IBEX 35 a Madrid lo 0,4%.
Gli USA hanno creato lo scorso mese solamente 69.000 posti di lavoro, il tasso di disoccupazione è salito a sorpresa all’8,2%. In precedenza già i dati sull’attività manifatturiera in Cina ed in Europa avevano fatto aumentare i timori del mercato relativi alle prospettive dell’economia globale. La crisi del debito rischia intanto di inasprirsi ulteriormente. Il ministro spagnolo delle Finanze, Luis De Guindos ha avvertito che il futuro dell’euro si giocherà nelle prossime settimane in Spagna ed in Italia. De Guindos ha tuttavia smentito le voci secondo cui il Fondo Monetario Internazionale (FMI) starebbe preparando un piano di emergenza per salvare Madrid.
Nonostante il negativo contesto il FTSE MIB e l’IBEX 35 hanno potuto ridurre le perdite nel finale di seduta. Sul mercato è circolata la voce che la BCE abbia ripreso ad acquistare titoli di Stato dell’Italia e della Spagna.
Tra i settori che hanno sofferto maggiormente c’è stato oggi quello del lusso. Burberry (GB0031743007) ha perso il 4,3%, LVMH (FR0000121014) il 5,7%, Richemont (CH0012731458) il 6,1% e Swatch (CH0012255151) il 4,7%. I dati relativi all’attività manifatturiera cinese hanno segnalato che l’economia del Paese asiatico sta continuando a rallentare. La Cina è un mercato particolarmente importante per i prodotti di lusso.
Le vendite hanno colpito inoltre in particolar modo i settori automobilistico e high-tech. Tra i titoli dei produttori di automobili BMW (DE0005190003) ha perso il 3,9%, Daimler (DE0007100000) il 5,1% e Fiat (IT0001976403) l’1,9%. Tra i titoli high-tech Alcatel-Lucent (FR0000130007) ha perso il 3,3%, Infineon (DE0006231004) il 5,7% e STMicroelectronics (NL0000226223) il 3,3%.
BP (GB0007980591) ha guadagnato l’1,8%. Il gruppo petrolifero britannico ha comunicato di star studiando la vendita della sua partecipazione in TNK-BP (RU000A0HGPM9).
Tenaris (LU0156801721) ha perso il 5,4%. Credit Suisse ha tagliato il suo rating sul titolo del leader nella produzione di tubi di acciaio senza saldatura da “Neutral” a “Underperform”.
Generali (IT0000062072) ha guadagnato il 3,4%. Domani si terrà un Consiglio di Amministrazione straordinario del gruppo assicurativo per votare la sfiducia all’amministratore delegato Giovanni Perissinotto.
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