I principali listini azionari europei hanno chiuso anche oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l’1,3%, il DAX a Francoforte l’1%, lo SMI a Zurigo l’1,3%, il CAC40 a Parigi l’1,7% e il FTSE MIB a Milano l’1,2%. Le vendite di nuove case hanno registrato lo scorso mese negli USA il loro più forte declino dal 1963. La notizia ha fatto ulteriormente aumentare i dubbi del mercato sull’entità della ripresa dell’economia. I titoli del settore delle costruzioni sono andati a picco. Holcim (CH0012214059) ha perso il 2,2%, Lafarge (FR0000120537) il 2,2%, Saint Gobain (FR0000125007) il 2,8%, Wolseley (GB0009764027) il 5,2% e HeidelbergCement (DE0006047004) il 4,1%.
Ancora male i bancari. Barclays (GB0031348658) ha perso il 3,2%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) lo 0,8%, Commerzbank (DE0008032004) il 2,5%, BNP Paribas (FR0000131104) il 2,2%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 2,6%, Banco Santander (ES0113900J37) il 2% e UBS (CH0024899483) il 2,1%.
Il calo dei prezzi delle materie prime ha pesato sui minerari ed i petroliferi. Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha chiuso in ribasso del 2,3%, BHP Billiton (GB0000566504) dell’1,9%, Rio Tinto (GB0007188757) dell’1,6% e Xstrata (GB0031411001) del 2,9%. Le quotazioni dei metalli di base sono scese anche oggi a Londra. Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha perso lo 0,2%, Eni (IT0003132476) l’1,9%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) l’1,9% e Total (FR0000120271) il 2,1%. Il prezzo del petrolio è sceso nel pomeriggio a New York al di sotto di $76.
BASF (DE0005151005) ha guadagnato lo 0,2%. Il leader mondiale della chimica ha raggiunto un accordo per acquistare Cognis.
Ahold (NL0006033250) ha perso l’1,8%. Bank of America-Merrill Lynch ha tagliato il suo rating sul titolo del gigante della distribuzione da “Buy” a “Neutral”.
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