I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in forte ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l’1%, il DAX a Francoforte l’1,8%, il CAC40 a Parigi il 2,3%, il FTSE MIB a Milano l’1,6% e lo SMI a Zurigo l’1,7%. Sulle borse del Vecchio Continente hanno pesato le notizie negative arrivate d’oltreoceano. Le ultime trimestrali della stagione degli utili delle imprese statunitensi hanno deluso le attese degli investitori. L’indice Michigan relativo alla fiducia dei consumatori ha inoltre registrato questo mese un forte declino. Quest’ultima notizia ha sembrato pienamente confermare i dubbi del mercato sullo stato di salute dell’economia degli USA.
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso il 5,2%, Lloyds Banking Group (GB0008706128) il 3,7%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 3,1%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 3,8%, UniCredit (IT0000064854) l’1,3%, Banco Santander (ES0113900J37) il 2% e Credit Suisse (CH0012138530) il 2,7%. I ricavi di Bank of America (US0605051046) e Citigroup (US1729671016) sono calati lo scorso trimestre più di quanto previsto dagli analisti.
Tra i ciclici ABB (CH0012221716) ha perso l’1%, Alstom (FR0010220475) il 4,5%, Philips (NL0000009538) il 2,8%, Schneider Electric (FR0000121972) il 2,2% e Siemens (DE0007236101) l’1,1%. Anche l’andamento dei ricavi di General Electric (US3696041033), il maggiore conglomerato al mondo, ha deluso le attese del mercato.
Nel settore delle utilities E.ON (DE0007614406) e RWE (DE0007037129) hanno perso a Francoforte rispettivamente il 4,9% e il 4,3%. Secondo delle voci di stampa il Governo tedesco starebbe studiando l’introduzione di un’ulteriore imposta sull’energia nucleare.
Roche (CH0012032048) ha chiuso a Zurigo in calo del 4,2%. Secondo degli esperti della FDA (Food and Drug Administration) due nuovi studi non avrebbero confermato l’efficacia del farmaco Avastin nel trattamento del tumore al seno. La FDA riesaminerà perciò il rapporto benefici/rischi del prodotto.
BP (GB0007980591) ha guadagnato l’1,3%. L’impresa petrolifera ha comunicato ieri di essere riuscita a fermare la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico durante i test sul nuovo tappo installato sulla falla della sua piattaforma Deepwater Horizon.
Yara (NO0010208051) ha guadagnato ad Oslo il 5,2%. Il primo produttore al mondo di fertilizzanti ha generato nel secondo trimestre un utile netto di NOR 3,72 miliardi. Gli analisti avevano atteso NOR 3,61 miliardi.
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