I principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,6%, il DAX a Francoforte lo 0,4%, il CAC40 a Parigi lo 0,5%, lo SMI a Zurigo lo 0,5%, il FTSE MIB a Milano lo 0,7% e l’IBEX 35 a Madrid lo 0,6%. La seduta è stata molto volatile. Gli investitori continuano ad essere preoccupati a causa della situazione nella centrale nucleare di Fukushima e del conflitto in Libia. I mercati attendono inoltre con tensione il voto del Parlamento portoghese sulle nuove misure di austerità proposte dal Governo di Jose Socrates.
I minerari ed i petroliferi hanno beneficiato dell’aumento dei prezzi delle materie prime. Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 2%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2,2%, Rio Tinto (GB0007188757) il 2,9% e Xstrata (GB0031411001) il 3,5%. Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha chiuso in rialzo dell’1,4%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) dello 0,6% e Total (FR0000120271) dell’1,1%.
Inditex (ES0148396015) ha chiuso in rialzo del 6%. La più grande catena di negozi d’abbigliamento del mondo ha aumentato nell’anno fiscale 2010 l’utile netto di più del 30%.
UniCredit (IT0000064854) ha guadagnato il 2,2%. L’utile della banca italiana è calato nel 2010 meno di quanto atteso dagli analisti.
Mediaset (IT0001063210) ha guadagnato l’1,6%. L’operatore televisivo ha aumentato il suo dividendo più di quanto atteso dal mercato.
BMW (DE0005190003) ha guadagnato l’1,3%. Bernstein ha alzato il suo rating sul titolo del costruttore di automobili da “Market-Perform” a “Outperform”.
Munich Re (DE0008430026) ha perso lo 0,4%. Il colosso delle riassicurazioni ha lanciato un profit warning a causa del terremoto in Giappone.
Sainsbury (GB00B019KW72) ha chiuso in ribasso del 5,4%. La crescita delle vendite della catena di supermercati ha fortemente rallentato lo scorso trimestre.
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