La maggior parte dei principali indici azionari europei ha chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,9%, il DAX a Francoforte lo 0,5%, il CAC40 a Parigi lo 0,5% e lo SMI a Zurigo lo 0,5%. Il FTSE MIB a Milano ha perso lo 0,2% e l’IBEX 35 a Madrid lo 0,1%. Le borse europee hanno beneficiato delle notizie positive arrivate dagli USA. Sia i dati di ADP sull’occupazione nel settore privato statunitense che quelli sulle richieste di sussidi alla disoccupazione hanno sorpreso positivamente. A spingere gli acquisti è stata inoltre la decisione della BCE di sospendere il requisito minimo di rating sui titoli di stato portoghesi come collaterali a garanzia nelle operazioni di credito alle banche. L’indice PSI 20 ha chiuso a Lisbona in rialzo dell’1,8%.
I titoli dei produttori di materie prime hanno guidato la lista dei rialzi. Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 2,1%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2%, Rio Tinto (GB0007188757) il 2,3% e Xstrata (GB0031411001) il 2%. I prezzi dei metalli di base sono saliti oggi a Londra. Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha guadagnato l’1,7%, Eni (IT0003132476), Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) l’1,4% e Total (FR0000120271) l’1,5%. Il prezzo del petrolio si è riavvicinato oggi a quota $100 al barile.
BMW (DE0005190003) ha chiuso in rialzo del 2,2%. Le vendite del gruppo tedesco hanno raggiunto sia a giugno che nell’intero primo semestre dei livelli record.
ASML (NL0000334365) ha guadagnato il 3,6%. UBS ha alzato il suo rating sul titolo del fornitore di infrastrutture per la produzione di semiconduttori a “Buy”.
ThyssenKrupp (DE0007500001) ha perso il 5,2%. Il gruppo tedesco ha annunciato che venderà tramite bookbuilding accelerato rivolto agli investitori istituzionali circa 49,5 milioni di proprie azioni.
Man Group (GB00B16BRD58) ha chiuso in rialzo del 3,6%. Gli assets gestiti dal primo fornitore al mondo di hedge funds sono cresciuti lo scorso trimestre a $71 miliardi.
Deutsche Boerse (DE0005810055) ha guadagnato il 2,4%. Gli azionisti di NYSE Euronext (US6294911010) hanno approvato il progetto di fusione con la borsa tedesca.
Il settore bancario ha registrato anche oggi una debole performance. Commerzbank (DE0008032004) ha perso lo 0,2%, BNP Paribas (FR0000131104) l’1,3%, UniCredit (IT0000064854) il 4,2%, BBVA (ES0113211835) lo 0,3% e Credit Suisse (CH0012138530) lo 0,5%.
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