La maggior parte dei principali indici azionari europei ha chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,5%, il DAX a Francoforte lo 0,7%, il CAC40 a Parigi lo 0,3% e lo SMI a Zurigo lo 0,6%. Il FTSE MIB a Milano ha perso l’1,1% e l’IBEX 35 a Madrid lo 0,3%. L’operazione di swap del debito greco ha avuto successo. Le adesioni dei creditori privati hanno raggiunto l’85,8%. La notizia era però scontata. Atene ha inoltre indispettito i mercati comunicando di voler tuttavia attivare le clausole di azione collettiva (CACs) e forzare in questo modo anche gli altri creditori ad accettare lo swap. A sostenere le borse europee sono state le notizie arrivate d’oltreoceano. Gli USA hanno creato lo scorso mese più posti di lavoro di quanto previsto dagli economisti.
Il settore retail, ultimamente trascurato dagli investitori, ha guidato la lista dei rialzi. Ahold (NL0006033250) ha guadagnato l’1,1%, Carrefour (FR0000120172) il 5,3%, Metro (DE0007257503) il 3,2% e Tesco (GB0008847096) l’1,3%.
Bene anche il settore dell’auto. BMW (DE0005190003) ha guadagnato l’1,9%, Daimler (DE0007100000) l’1,7%, Renault (FR0000131906) l’1,3% e Volkswagen (DE0007664005) l’1,2%.
Sui bancari sono scattate delle prese di beneficio. Royal Bank of Scotland (GB0006764012) ha perso lo 0,6%, Commerzbank (DE0008032004) il 2,5%, Crédit Agricole (FR0000045072) l’1%, UniCredit (IT0000064854) il 3%, Banco Santander (ES0113900J37) lo 0,9% e UBS (CH0024899483) lo 0,9%.
Linde (DE0006483001) ha guadagnato il 5,6%. Il produttore di gas medicali ed industriali ha annunciato dei risultati record per il 2011 ed indicato di attendersi un’ulteriore crescita nel 2012.
Lagardère (FR0000130213) ha perso il 6,1%. Il gruppo francese ha chiuso il 2011 in rosso ed indicato che di attendersi per quest’anno un Ebit piatto.
Dopo il crollo di ieri ENEL (IT0003128367) ha perso l’1,5%. Sul titolo del colosso elettrico italiano si è abbattuta oggi una pioggia di downgrade.
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