I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi per la quarta seduta di fila in forte ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso il 2,6%, il DAX a Francoforte il 3,3%, il CAC40 a Parigi il 4,6%, il FTSE MIB a Milano il 3,3% e lo SMI a Zurigo il 2,9%. Il crollo di Wall Street di ieri, le cui cause sono ancora poco chiare, ha fatto aumentare la tensione tra gli investitori alle stelle. Il mercato continua intanto a temere che la crisi del debito sovrano possa ulteriormente inasprirsi e frenare la ripresa dell’economia mondiale.
I bancari sono stati sommersi oggi da una nuova pioggia di vendite. Barclays (GB0031348658) ha perso il 6%, Lloyds Banking Group (GB0008706128) il 5,5%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 3,9%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 7,2%, Société Générale (FR0000130809) l’8%, UniCredit (IT0000064854) il 3,3%, Banco Santander (ES0113900J37) il 3,8% e UBS (CH0024899483) il 2,8%.
Royal Bank of Scotland (GB0006764012) ha perso il 5,6%. La banca britannica ha pubblicato una trimestrale migliore delle attese degli analisti, gli utili della sua divisione dell’investment banking sono però a sorpresa calati lo scorso trimestre.
HSBC (GB0005405286) ha guadagnato lo 0,2%. La prima banca europea per capitalizzazione di borsa ha annunciato oggi di aver registrato nel primo trimestre di quest’anno una performance molto positiva.
Commerzbank (DE0008032004) ha chiuso in rialzo dell’1%. Credit Suisse ha promosso oggi il titolo della rivale tedesca ad “Outperform”.
Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha perso il 2,3%, Eni (IT0003132476) il 3,7%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) il 2,1% e Total (FR0000120271) il 3,4%. Il prezzo del petrolio è sceso nel pomeriggio a New York al di sotto di quota $75.
Alcuni titoli minerari hanno potuto registrare una ripresa. Randgold Resources (US7523443098) ha guadagnato l’1%, Rio Tinto (GB0007188757) lo 0,7% e Xstrata (GB0031411001) l’1,5%.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!