I principali listini azionari europei sono oggi crollati. Il FTSE 100 a Londra ha perso il 2,3%, il DAX a Francoforte l’1,8%, il CAC40 a Parigi il 3%, il FTSE MIB a Milano l’1,9% e lo SMI a Zurigo il 2,4%. I dubbi del mercato relativi alle prospettive dell’economia sono oggi decisamente aumentati. Quasi tutti i dati macroeconomici arrivati nel pomeriggio d’oltroceano hanno infatti chiaramente deluso le attese. Già questa mattina si era appreso che l’attività manifatturiera ha rallentato a giugno in Cina più di quanto previsto dagli economisti. Sulle borse del Vecchio Continente hanno pesato inoltre i timori legati alla crisi del debito sovrano. Moody’s ha avvertito ieri che potrebbe tagliare il rating sovrano della Spagna di uno oppure, al massimo, di due gradini. Questa notizia è stata oggi solo in parte compensata dal positivo andamento di una nuova asta di bonds di Madrid.
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso il 5,6%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il 4,7%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 3,6%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 3,9%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 2,2% e UBS (CH0024899483) il 3%.
Nel settore delle costruzioni Holcim (CH0012214059) ha perso il 3,8%, Lafarge (FR0000120537) il 3,2% e Saint Gobain (FR0000125007) il 2,5%.
Nel settore del lusso LVMH (FR0000121014) ha chiuso in ribasso del 5,1%, PPR (FR0000121485) del 4,3%, Richemont (CH0012731458) del 6,1% e Swatch (CH0012255151) del 4%.
Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha chiuso in calo del 3,4%, BHP Billiton (GB0000566504) del 3,4%, Eurasian Natural Resources (GB00B29BCK10) del 5%, Lonmin (GB0031192486) del 4% e Xstrata (GB0031411001) del 4,6%. I prezzi dei metalli di base hanno registrato oggi a Londra delle forti perdite.
Tra i petroliferi Eni (IT0003132476) ha perso il 3,2%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) il 4,7% e Total (FR0000120271) il 2,9%. Il prezzo del petrolio è crollato nel pomeriggio a New York al di sotto di quota $73 al barile.
BP (GB0007980591) ha chiuso in rialzo del 2,7%. Anche oggi si è speculato nella city su un possibile takeover dell’impresa petrolifera che ha perso circa il 50% della sua capitalizzazione di borsa dall’inizio del disastro della Deepwater Horizon. Sul mercato è circolata inoltre la voce che BP abbia già chiuso la falla che ha causato la marea nera. BP ha però smentito i rumors.
Snam Rete Gas (IT0003153415) ha guadagnato il 2,1%. Morgan Stanley ha alzato il suo rating sul titolo del gruppo italianao da “Equal-weight” ad “Overweight”.
Debenhams (GB00B126KH97) ha chiuso in rialzo del 4%. L’operatore di grandi magazzini ha potuto migliorare i suoi margini nel suo terzo trimestre fiscale.
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