Tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,8%, il DAX a Francoforte l’1,3%, il CAC40 a Parigi l’1,6%, lo SMI a Zurigo lo 0,6%, l’IBEX 35 a Madrid l’1,6% e il FTSE MIB a Milano l’1,7%. I dati preliminari relativi all’attività manifatturiera in Cina e in Europa nel mese di marzo sono stati nettamente peggiori delle attese. I rendimenti dei titoli di Stato italiani e spagnoli sono inoltre ulteriormente aumentati. Moritz Kraemer, responsabile di Standard & Poor’s per il debito europeo, ha avvertito che l’Italia con le sue grandi necessita’ di finanziamento resta il maggiore rischio per l’Eurozona.
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso il 2,1%, Commerzbank (DE0008032004) il 3,1%, Société Générale (FR0000130809) il 3,1% e Credit Suisse (CH0012138530) l’1,9%.
Forti vendite anche sui titoli dei produttori di materie prime. Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 2,4%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2,4% e Rio Tinto (GB0007188757) il 3%. Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha perso l’1% e Total (FR0000120271) l’1,3%.
Randgold Resources (US7523443098) ha chiuso in ribasso del 12,6%. Nel Mali c’è stato un colpo di stato. Randgold Resources ha degli importanti asset nel Paese africano.
Kingfisher (GB0033195214) ha guadagnato il 2,5%. Il primo gruppo europeo dei prodotti per il bricolage ha aumentato lo scorso esercizio il suo utile netto del 30% ed alzato il suo dividendo del 25%.
Hermès (FR0000052292) ha guadagnato il 2,3%. Il gruppo francese ha pubblicato dei risultati record per il 2011 e annunciato che verserà un dividendo straordinario di €5 euro per azione.
Inditex (ES0148396015) ha perso lo 0,8%. J.P. Morgan ha tagliato il suo rating sul titolo della più grande catena d’abbigliamento al mondo da “Overweight” a “Neutral”.
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