Quasi tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,3%, il DAX a Francoforte lo 0,1%, il CAC40 a Parigi lo 0,2% e lo SMI a Zurigo lo 0,5%. Il FTSE MIB a Milano ha perso l’1,2%.
I minerari hanno guidato la lista dei rialzi. BHP Billiton (GB0000566504) ha guadagnato l’1%, Kazakhmys (GB00B0HZPV38) l’1,8%, Rio Tinto (GB0007188757) l’1,1% e Xstrata (GB0031411001) il 3,7%. L’attività manifatturiera ha accelerato lo scorso mese sia in Cina che negli USA.
I bancari hanno registrato una debole performance. Barclays (GB0031348658) ha perso lo 0,4%, Deutsche Bank (DE0005140008) l’1,1%, Société Générale (FR0000130809) l’1%, UniCredit (IT0000064854) il 3,6%, Banco Santander (ES0113900J37) il 3% e UBS (CH0024899483) lo 0,2%. I credit default swaps (CDS) sull’Irlanda, sul Portogallo e sulla Spagna sono risaliti oggi ai massimi livelli raggiunti a settembre.
Volkswagen (DE0007664005) ha perso il 2,7%. Secondo Martin Winterkorn, il CEO di Volkswagen, ci sarebbe il 30% delle probabilità che la fusione con Porsche (DE000PAH0038) non avvenga come previsto.
BMW (DE0005190003) ha guadagnato il 2,8%. Goldman Sachs ha alzato venerdì scorso il suo rating sul titolo del costruttore di automobili a “Buy”.
Bayer (DE0005752000) ha guadagnato l’1,1%. Il gruppo tedesco ha annunciato che lo Xarelto, il suo farmaco per la prevenzione del tromboembolismo venoso, ha raggiunto in un importante studio clinico l’obiettivo primario. Secondo quanto riporta inoltre la newsletter di borsa “Platow-Brief” Bayer sarebbe nel mirino di GlaxoSmithKline (GB0009252882).
Vivendi (FR0000127771) ha perso l’1,4%. UBS ha tagliato il suo rating sul titolo del conglomerato da “Buy” a “Neutral”.
TNT (NL0000009066) ha perso il 4,2%. L’utile netto del gruppo olandese è calato nel terzo trimestre del 24%.
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