La maggior parte dei principali indici azionari europei ha chiuso oggi in ribasso. Il DAX a Francoforte ha perso lo 0,4%, il CAC40 a Parigi lo 0,1%, il FTSE MIB a Milano l’1,6% e l’IBEX 35 a Madrid l’1,3%. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,4% e lo SMI a Zurigo lo 0,1%. L’accordo raggiunto dalla Grecia con l’Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale su un piano di austerità di cinque anni ha potuto sostenere solo brevemente le borse del Vecchio Continente. Tra gli investitori sono aumentati i timori relativi al rischio di un “contagio” della crisi per il sistema bancario. Verso mezzogiorno sui titoli delle banche italiane si è abbattuta una pioggia di vendite senza precedenti. Ancora non è chiaro che cosa abbia scatenato il tracollo. Sicuro è però che il mercato guarda ora con maggiore preoccupazione verso le banche.
Lloyds Banking Group (GB0008706128) ha perso il 4,9%, Commerzbank (DE0008032004) il 4%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 2%, UniCredit (IT0000064854) il 5,5%, Banco Santander (ES0113900J37) l’1,4% e Credit Suisse (CH0012138530) l’1,3%.
I minerari hanno beneficiato della ripresa dei prezzi dei metalli. Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato l’1,4%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2,3%, Rio Tinto (GB0007188757) il 2,1% e Xstrata (GB0031411001) il 2,1%.
BMW (DE0005190003) ha chiuso in rialzo del 2,9%. Secondo il “manager magazin” il gruppo tedesco punterebbe a vendere nel 2016 almeno 2 milioni di veicoli.
Air France-KLM (FR0000031122) ha guadagnato lo 0,9%. Citigroup ha alzato il suo rating sul titolo della compagnia aerea da “Hold” a “Buy”.
Cap Gemini (FR0000125338) ha guadagnato il 3,8%. La rivale statunitense Accenture (BMG1150G1116) ha pubblicato una convincente trimestrale.
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