La maggior parte dei principali indici azionari europei ha chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,5%, il DAX a Francoforte lo 0,3%, il CAC40 a Parigi lo 0,5% e l’IBEX 35 a Madrid lo 0,3%. Lo SMI a Zurigo e il FTSE MIB a Milano hanno guadagnato entrambi lo 0,1%. Sul mercato sono riaumentati i timori relativi alla crisi del debito. La Grecia non ha ancora potuto raggiungere un accordo con i creditori privati sulla ristrutturazione del suo debito. Secondo quanto riporta inoltre il “Wall Street Journal” il Portogallo potrebbe aver bisogno di un nuovo piano di salvataggio.
Sui bancari sono scattate delle prese di beneficio. Barclays (GB0031348658) ha perso l’1,9%, Deutsche Bank (DE0005140008) l’1,8%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 4,4%, Société Générale (FR0000130809) il 5,1% e UBS (CH0024899483) l’1,8%. J.P. Morgan ha tagliato il suo rating su Deutsche Bank a “Neutral”. Standard & Poor’s ha declassato Crédit Agricole e Société Générale da “A+” a “A”.
Siemens (DE0007236101) ha perso l’1,3%. L’utile del conglomerato è calato lo scorso trimestre più di quanto previsto dagli analisti.
STMicroelectronics (NL0000226223) ha chiuso in ribasso del 5,4%. Il primo produttore europeo di semiconduttori ha chiuso il quarto trimestre del 2011 in rosso e fornito un prudente outlook.
KPN (NL0000009082) ha perso il 7,2%. L’operatore telefonico olandese ha pubblicato una debole trimestrale e tagliato le sue stime per il 2010.
Nokia (FI0009000681) ha perso il 6,8%. Danske Bank ha tagliato il suo rating sul titolo del produttore di cellulari a “Sell”.
Dopo le sue recenti perdite il settore delle utilities ha registrato una ripresa. ENEL (IT0003128367) ha guadagnato l’1,6%, GDF Suez (FR0010208488) il 2,2% e RWE (DE0007037129) il 2%.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!