La maggior parte dei principali indici azionari europei ha chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,5%, il CAC40 a Parigi lo 0,8%, l’IBEX 35 a Madrid lo 0,6% e lo SMI a Zurigo lo 0,7%. Il DAX a Francoforte ha guadagnato lo 0,3% e il FTSE MIB a Milano lo 0,4%. I mercati continuano ad essere preoccupati a causa della crisi del debito sovrano. Moody’s ha avvertito che potrebbe tagliare l’outlook della Francia da “stabile” a “negativo” perchè la sua solidità finanziaria si è indebolita. A pesare sull’umore degli investitori è stata inoltre la notizia del rallentamento della crescita dell’economia cinese nel terzo trimestre. La seduta è stata nervosa, verso la fine delle contrattazioni le borse del Vecchio Continente hanno potuto recuperare terreno grazie alla positiva performance di Wall Street.
Il settore bancario ha sofferto anche oggi. Royal Bank of Scotland (GB0006764012) ha perso l’1,4%, Commerzbank (DE0008032004) l’1,1%, BNP Paribas (FR0000131104) il 5%, BBVA (ES0113211835) lo 0,9% e Credit Suisse (CH0012138530) il 4,7%.
Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha chiuso in ribasso dell’1,5%, BHP Billiton (GB0000566504) dello 0,8%, Rio Tinto (GB0007188757) del 4,3% e Xstrata (GB0031411001) dell’1,3%. Il PIL della Cina è cresciuto nel terzo trimestre del 9,1%. Si è trattato della più modesta crescita dal secondo trimestre del 2009. La notizia ha penalizzato oggi a Londra le quotazioni dei metalli di base.
Air France-KLM (FR0000031122) ha perso il 2,5%. La compagnia aerea ha annunciato ieri le dimissioni del suo Amministratore Delegato Pierre-Henri Gourgeon.
Danone (FR0000120644) ha guadagnato il 2,2%. Il primo produttore al mondo di yougurt ha aumentato nel terzo trimestre i suoi ricavi più di quanto previsto dagli analisti.
Volkswagen (DE0007664005) ha chiuso in rialzo dell’1,7%. Le immatricolazioni del gruppo tedesco sono aumentate lo scorso mese in Europa (UE) del 12,1%.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!