Quasi tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in calo. Il FTSE 100 a Londra ha perso l’1,1%, il DAX a Francoforte lo 0,7%, lo SMI a Zurigo lo 0,7% e il CAC40 a Parigi l’1%. Il FTSE MIB a Milano ha guadagnato lo 0,1%. Il Dipartimento del Commercio ha rivisto al ribasso, da +3,0% a +2,7%, la stima sul PIL degli USA nel primo trimestre. La notizia ha sembrato confermare quanto segnalato mercoledì scorso dalla Fed: la ripresa dell’economia sta rallentando a causa della crisi del debito sovrano.
I titoli dei produttori di materie prime hanno guidato la lista dei ribassi. Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 2,8%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2,8%, Kazakhmys (GB00B0HZPV38) il 3,9%, Vedanta (GB0033277061) il 3,9% e Xstrata (GB0031411001) il 2,9%. Tra i petroliferi Eni (IT0003132476) ha chiuso in calo dell’1%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) dell’1,2% e Total (FR0000120271) dell’1,4%. BP (GB0007980591) ha perso il 6,4%. Una tempesta tropicale si sta dirigendo verso il Golfo del Messico. Il mercato teme che la perturbazione possa rendere vani gli sforzi di BP volti a contenere la marea nera e peggiorare la catastrofe naturale sulle coste.
Male anche i titoli dei produttori di automobili. Daimler (DE0007100000) e Volkswagen (DE0007664005) hanno perso rispettivamente il 3,3% e il 2,8%. UBS ha tagliato il suo rating sui due titoli da “Buy” a “Neutral”. Tra gli altri titoli del settore BMW (DE0005190003) ha chiuso in calo del 2,4%, Fiat (IT0001976403) del 2,4%, Peugeot (FR0000121501) del 2,6% e Renault (FR0000131906) del 2,9%.
La maggior parte dei bancari ha potuto registrare una ripresa. HSBC (GB0005405286) ha guadagnato lo 0,7%, Commerzbank (DE0008032004) il 2%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 2,6%, Société Générale (FR0000130809) l’1,8%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 3,6%, UniCredit (IT0000064854) l’1,7% e Banco Santander (ES0113900J37) lo 0,5%. Secondo il “Financial Times” le nuove direttive di Basilea III potrebbero essere meno restrittive del previsto. I legislatori statunitensi della Camera dei Rappresentati e del Senato hanno inoltre raggiungo un accordo su un disegno di legge per la riforma finanziaria proposta da Barack Obama.
Il settore delle telecomunicazioni ha beneficiato del suo carattere difensivo. Deutsche Telekom (DE0005557508) ha guadagnato l’1,7% e Vodafone (GB00B16GWD56) lo 0,8%.
Beiersdorf (DE0005200000) ha guadagnato l’1,4%. Nomura ha avviato la copertura sul titolo del produttore di beni di consumo con “Buy”.
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