Quasi tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 ha perso a Londra lo 0,6%, il DAX a Francoforte l’1%, il CAC40 a Parigi l’1,2% e il FTSE MIB a Milano lo 0,4%. Lo SMI a Zurigo ha guadagnato lo 0,1%. La seduta è stata dominata dal nervosismo. Gli investitori attendono con tensione le indicazioni che arriveranno questa sera dalla Fed.
I titoli dei produttori di materie prime hanno guidato la lista dei ribassi. Tra i minerari BHP Billiton (GB0000566504) ha perso il 2,3%, Rio Tinto (GB0007188757) il 2%, Vedanta (GB0033277061) il 4% e Xstrata (GB0031411001) il 3%. Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha perso il 3,1%, Eni (IT0003132476) l’1% e Total (FR0000120271) l’1,7%. Le importazioni della Cina hanno registrato a luglio il loro più moderato aumento da nove mesi. Il mercato teme ora che la crescita del colosso asiatico stia rallentando più velocemente del previsto. I prezzi dei metalli di base sono di conseguenza scesi sensibilmente a Londra, il prezzo del petrolio è caduto a New York al di sotto di quota $80.
Tra i titoli dei produttori di cemento Holcim (CH0012214059) ha perso l’1,7%, Italcementi (IT0001465159) il 3,3% e Lafarge (FR0000120537) lo 0,8%. Goldman Sachs ha tagliato il suo rating sul settore europeo delle costruzioni a “Neutral”.
Royal Bank of Scotland (GB0006764012) ha perso il 3,8%. Credit Suisse ha declassato oggi il titolo della rivale britannica a “Neutral”.
GDF Suez (FR0010208488) ha chiuso in calo dell’1,6%. Il gruppo francese ha comunicato oggi di aver raggiunto un accordo per prendere il controllo di International Power (GB0006320161).
Telecom Italia (IT0003497168) ha guadagnato il 3,5%. Barclays Capital ha alzato il suo rating sul titolo dell’operatore telefonico da “Equal-weight” ad “Overweight”.
TUI Travel (GB00B1Z7RQ77) ha chiuso in calo del 10%. Il leader del settore del turismo ha lanciato un profit warning sull’intero esercizio.
Hannover Re (DE0008402215) ha perso il 6,1%. La Combined Ratio del gruppo assicurativo tedesco è peggiorata lo scorso trimestre dal 98,9% al 99,5%.
I farmaceutici hanno beneficiato del loro carattere difensivo. AstraZeneca (GB0009895292) ha guadagnato l’1,3%, GlaxoSmithKline (GB0009252882) il 2,2%, Novartis (CH0012005267) il 2,1%, Roche (CH0012032048) lo 0,4% e Sanofi-Aventis (FR0000120578) lo 0,5%.
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