ENEL (IT0003128367) ha annunciato oggi che nel primo semestre del 2012 il suo utile netto è calato del 28,6% a €1,82 miliardi. Sui conti del colosso elettrico hanno pesato le difficili condizioni di mercato in Italia ed in Spagna oltre che l’effetto dell’applicazione della Robin Hood Tax in Italia. L’Ebitda è calato del 7,2% a €8,28 miliardi. Al netto di proventi non ricorrenti rilevati nel primo semestre 2011 l’Ebitda è sceso del 2,7%. I ricavi sono aumentati del 6% a €40,69 miliardi. L’aumento è stato dovuto alla crescita dei ricavi da vendita di energia elettrica nei mercati in cui opera la Divisione Internazionale ed in America Latina, connessa essenzialmente alle maggiori quantità vendute. L’indebitamento finanziario netto si è attestato a €47,57 miliardi, in aumento del 6,6% rispetto ai €44,62 miliardi al 31 dicembre 2011. Guardando ai prossimi mesi ENEL indica che la diversificazione geografica e tecnologica, i programmi di efficienza operativa già avviati, l’ottimizzazione degli investimenti e la razionalizzazione della struttura societaria in America Latina, possono consentire di minimizzare gli impatti negativi che la congiuntura economica sfavorevole e l’attuale incertezza regolatoria spagnola potranno generare sui suoi risultati.
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