I paesi del G20 hanno fortemente aumentato la pressione sui loro partner europei. Con toni insolitamente duri i ministri delle Finanze e i Governatori della banche centrali delle prime venti potenze economiche hanno chiesto che il 23 ottobre, data del prossimo vertice dell’Unione Europea, vengano prese delle chiare decisioni per risolvere la crisi. George Osborne, il Ministro delle Finanze del Regno Unito, ha dichiarato: “Abbiamo sentito dai nostri colleghi della zona euro su quali misure stanno lavorando, ma credo che a Parigi sia stato loro spiegato in modo inequivocabile che ci sono delle enormi aspettative perchè trovino una soluzione alla crisi”. Secondo Osborne la crisi nella zona euro resterebbe l’epicentro degli attuali problemi economici nel mondo. Wolfgang Schäuble, il Ministro delle Finanze della Germania, ha segnalato che i paesi della zona euro hanno potuto convincere i partner del G20 della loro determinazione nella lotta alla crisi. Prima del vertice dei capi di Stato e di governo del 3 e 4 novembre a Cannes saranno prese delle decisioni su delle misure antricrisi. Schäuble ha citato tra queste il rafforzamento delle banche e il cambiamento dei trattati in Europa per aprire la via ad una “Unione della stabilità”. Schäuble ha anche garantito che il fondo salva-stati EFSF (European Financial Stability Facility) verrà utilizzato con efficacia. Schäuble ha però respinto la proposta di concedere all’EFSF l’accesso ai finanziamenti della Banca Centrale Europea. Anche Jens Weidmann, il Presidente della Bundesbank, ha escluso una tale opzione. Schäuble ha d’altra parte indicato che ci sono delle altre vie per utilizzare efficientemente l’EFSF.
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