Intesa Sanpaolo (IT0000072618) ha annunciato oggi di aver aumentato nel primo trimestre del 2012 il suo utile netto del 21,6% a €804 milioni. L’istituto di credito osserva che si tratta del risultato più elevato degli ultimi sette trimestri e già pari al payout per l’esercizio 2011. Gli analisti avevano atteso €760 milioni. Se si escludono le principali componenti non ricorrenti, il risultato netto normalizzato nel primo trimestre 2012 è stato pari a €746 milioni, rispetto ai €265 milioni del quarto trimestre 2011 e ai €762 milioni del primo trimestre 2011. I proventi operativi netti sono aumentati del 14,5% a €4,81 miliardi. Il margine di interesse è cresciuto del 4,6% a €2,5 miliardi, le commissioni nette sono invece calate del 5,6% a €1,32 miliardi, mentre il risultato dell’attività di negoziazione ha presentato un saldo positivo di €716 milioni (inclusi €274 milioni di plusvalenza derivante dal buy back di propri titoli subordinati Tier 1). Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore nette (accantonamenti per rischi e oneri, rettifiche su crediti e rettifiche su altre attività) è stato pari a €1,07 miliardi, rispetto ai €2,51 miliardi del quarto trimestre 2011 e ai €713 milioni del primo trimestre 2011. Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali il Core Tier 1 ratio al 31 marzo 2012 era pari al 10,5% (10,1% al 31 dicembre 2011). Alla luce del positivo andamento dei ricavi del primo trimestre, Intesa Sanpaolo ritiene che con il proseguimento dell’azione di contenimento dei costi e con il costante monitoraggio della qualità del credito – che permetterà di tenerne sotto controllo il costo, per quanto elevato a causa della peggiorata situazione economica – nell’esercizio in corso si possa registrare una sostanziale stabilità della redditività operativa al netto delle componenti non ricorrenti del 2011.
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