Il Governo greco è disposto a prendere delle misure aggiuntive per ridurre il deficit pubblico. Lo ha dichiarato il Ministro greco delle Finanze Giorgos Papakonstantinou al quotidiano finanziario tedesco “Handelsblatt“. La Grecia ha quindi accolto le richieste della Commissione Europea. Il Commissario europeo agli Affari economici e monetari Olli Rehn si è recato ad Atene per incoraggiare il Governo greco ad esaminare delle ulteriori misure anti-crisi. Secondo Rehn i rischi maggiori proverrebbero dal fronte macroeconomico. Se il PIL del Paese dovesse infatti calare più di quanto preveda il Governo greco le entrate tributarie dovrebbero ridursi ulteriormente. Atene si attende un calo del PIL dello 0,3%. Molti economisti prevedono invece un declino tra l’1,5% e il 2,0%. In effetti la crisi in Grecia sembra starsi inasprendo. L’attività manifatturiera è calata a febbraio ai suoi più bassi livelli degli ultimi dieci mesi.
Secondo Papakonstantinou la Commissione Europea avrebbe riconosciuto che il programma di stabilità e di crescita lanciato alla metà di gennaio dal Governo greco sta facendo dei progressi. Tali programmi presenterebbero però sempre dei rischi. Atene vorrebbe ora prevenirsi contro questi rischi con delle misure aggiuntive. Secondo Papakonstantinou Atene sarebbe pronta a fare degli ulteriori sacrifici perchè vuole essere sicura che gli obiettivi del suo programma anti-crisi vengano raggiunti. Papakonstantinou non ha fornito alcun dettaglio su quali misure il Governo greco intenda prendere. Papakonstantinou ha solo indicato che “Atene farà ciò che è necessario fare”. Secondo delle indiscrezioni raccolte dall”Handelsblatt” il Governo greco starebbe esaminando un possibile aumento dell’IVA, una maggiore tassazione dei carburanti, delle automobili e dei beni di lusso come anche un ulteriore taglio degli stipendi degli impiegati statali.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!