La maggior parte dei principali indici azionari europei ha chiuso oggi in rialzo. Il CAC40 a Parigi ha guadagnato lo 0,1%, lo SMI a Zurigo lo 0,3%, l’IBEX 35 a Madrid lo 0,2% e il FTSE MIB a Milano lo 0,4%. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,3% e il DAX a Francoforte lo 0,3%.
Le borse del Vecchio Continente hanno beneficiato anche oggi della nuova maxi-asta di liquidità della BCE. A frenare gli acquisti è stato l’incerto andamento di Wall Street e l’aumento dei timori relativi alla situazione della Spagna. Madrid ha alzato il target per il rapporto deficit/PIL nel 2012 dal 4,4% al 5,8%.
I bancari hanno registrato anche oggi una seduta positiva. Barclays (GB0031348658) ha guadagnato il 2,2%, Commerzbank (DE0008032004) l’1,2%, BNP Paribas (FR0000131104) l’1,5%, Banco Santander (ES0113900J37) lo 0,4% e Credit Suisse (CH0012138530) il 2,6%. Goldman Sachs ha promosso il settore bancario europeo da “Neutral” ad “Overweight”.
Il calo dei prezzi delle materie prime ha penalizzato i minerari ed i petroliferi. Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha chiuso in ribasso dell’1,1% e Xstrata (GB0031411001) dell’1,3%. Nel settore petrolifero Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) ha perso lo 0,8% e Total (FR0000120271) lo 0,3%.
Metro (DE0007257503) ha perso il 2,9%. Le vendite al dettaglio sono calate a gennaio in Germania dell’1,6%.
Dopo il crollo di ieri Vivendi (FR0000127771) ha perso un ulteriore 1%. J.P. Morgan ha tagliato oggi il suo rating sul titolo del gruppo francese da “Overweight” a “Neutral”.
Adecco (CH0012138605) ha chiuso in ribasso del 2,3%. Citigroup ha tagliato il suo rating sul titolo del leader mondiale nella gestione delle risorse umane da “Buy” a Hold”.
Areva (FR0004275832) ha chiuso in rialzo del 4,7%. Il leader mondiale del settore nucleare ha chiuso il 2011 in rosso di €2,4 miliardi ma annunciato un aumento dei suoi ordini e la vendita di alcuni asset.
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