Tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in forte ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso il 2,3%, il DAX a Francoforte il 3,4%, il CAC40 a Parigi il 3,6%, l’IBEX 35 a Madrid il 3,4%, lo SMI a Zurigo il 3,1% e il FTSE MIB a Milano il 3,9%. Gli USA non hanno creato lo scorso mese nessun nuovo posto di lavoro. La notizia ha riacceso l’allarme recessione sui mercati finanzari. A pesare sulle borse del Vecchio Continente sono stati inoltre i timori relavi alla situazione della Grecia. Gli ispettori della “troika” hanno interrotto in anticipo la loro missione ad Atene volta a valutare i progressi fatti dal Governo greco. Con elevata probabilità la Grecia non potrà raggiungere gli obiettivi di riduzione del deficit concordati per il 2011.
Le vendite hanno colpito tutti i settori. Deutsche Bank (DE0005140008) ha perso il 5,9%. Secondo il “Financial Times Deutschland” la maggiore banca tedesca potrebbe essere costretta a lanciare un nuovo programma di taglio dei costi se le condizioni macroeconomiche non dovessero migliorare. Il “New York Times” scrive inoltre che la FHFA (Federal Housing Finance Agency), l’organo dal Tesoro che supervisiona le società di finanziamento di mutui Fannie Mae e Freddie Mac, avrebbe l’intenzione di intentare una causa contro più di dodici grandi banche, tra cui Deutsche Bank.
Fiat (IT0001976403) ha perso il 5%. Le immatricolazioni del Lingotto hanno registrato lo scorso mese in Italia un declino del 3,2%.
Carrefour (FR0000120172) ha perso il 2,8%. HSBC ha tagliato il suo rating sul titolo del colosso della distribuzione da “Overweight” a “Neutral”.
AstraZeneca (GB0009895292) ha perso il 3,6%. Il prodotto anticolesterolo Crestor, sviluppato dall’impresa anglo-svedese, non ha potuto mostrare in uno studio clinico di essere più efficace del Lipitor di Pfizer (US7170811035).
BP (GB0007980591) ha chiuso in ribasso del 3,6%. Halliburton (US4062161017) ha avviato una causa legale in Texas contro l’impresa britannica per falsa dichiarazione, denigrazione e diffamazione in rapporto all’incidente della Deepwater Horizon nell’aprile del 2010.
Metro (DE0007257503) ha guadagnato l’1,7%. Bernstein ha alzato il suo rating sul titolo del gruppo tedesco ad “Outperform”.
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