I principali listini azionari europei hanno registrato oggi delle notevoli perdite. Il FTSE 100 a Londra ha perso il 2,8%, il DAX a Francoforte il 2,7%, il CAC40 a Parigi il 2,9%, il FTSE MIB a Milano il 3,5% e lo SMI a Zurigo l’1,5%. La Germania ha annunciato ieri che vieterà il cosiddetto “naked short selling” su alcuni titoli. La notizia ha fatto riaumentare l’incertezza sulle borse. Gli investitori temono che si tratti solo dell’inizio di una più restrittiva regolamentazione dei mercati finanziari. La stessa Germania è anche per l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie a livello internazionale. I mercati hanno inoltre interpretato la mossa di Berlino come un segno di debolezza. L’euro ha aggiornato di conseguenza questa mattina i suoi minimi di quattro anni al di sotto di quota 1,22 dollari. La valuta europea ha potuto recuperare fortemente terrreno nel pomeriggio soprattutto grazie a delle voci di mercato secondo cui Atene starebbe considerando di uscire dall’UE. Il Governo greco ha però smentito categoricamente i rumors.
I bancari, che ieri avevano registrato una ripresa, hanno ripreso a scendere. Barclays (GB0031348658) ha perso il 5,1%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il 4,5%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 2,9%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 3,6%, Société Générale (FR0000130809) il 4,2%, UniCredit (IT0000064854) il 6%, BBVA (ES0113211835) il 3,8% e UBS (CH0024899483) il 2,7%.
Anche i titoli dei produttori di materie prime sono stati sommersi da una pioggia di vendite. Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 6,2%, BHP Billiton (GB0000566504) il 5,4%. Rio Tinto (GB0007188757) il 6,7% e Xstrata (GB0031411001) il 7,5%. I prezzi dell’alluminio e del hanno perso oggi a Londra più del 2%. Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha chiuso in ribasso del 2%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) del 2,3%, Eni (IT0003132476) del 2,9% e Total (FR0000120271) del 2,4%. Il prezzo del petrolio è sceso oggi nelle contrattazioni elettroniche al Globex al di sotto di quota $69.
Seduta da dimenticare anche per il settore dell’auto. BMW (DE0005190003) ha perso a Francoforte il 6,7%. Il titolo del gruppo tedesco è stato declassato oggi sia da BofA Merrill Lynch che da HSBC. Sulla scia di BMW Daimler (DE0007100000) ha chiuso in calo del 4,1%, Fiat (IT0001976403) il 2,9%, Peugeot (FR0000121501) il 2,6%, Renault (FR0000131906) il 4,8% e Volkswagen (DE0007664005) del 2,9%.
ICAP (GB0033872168) ha perso a Londra il 4,2%. L’utile netto del leader mondiale dei servizi di brokeraggio per le banche d’affari è calato lo scorso esercizio del 33%.
Mitchells & Butlers (GB00B1FP6H53) ha guadagnato il 5%. L’operatore di pubs ha aumentato nel primo semestre l’utile prima delle tasse del 55%.
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