Quasi tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l’1,3%, il DAX a Francoforte lo 0,6%, il FTSE MIB a Milano lo 0,3%, il CAC40 a Parigi lo 0,1% e lo SMI a Zurigo l’1,3%. L’IBEX 35 a Madrid ha guadagnato lo 0,4%. La seduta è stata anche oggi molto volatile. La crisi del debito è stata ancora una volta il tema dominante. Fitch ha tagliato il rating sovrano della Grecia da “B-” a “CCC” a causa dei rischi di un’uscita dalla zona euro. Moody’s ha declassato da parte sua 16 banche spagnole. Il commissario UE al commercio, Karel De Gucht, ha dichiarato in un’intervista al quotidiano belga “De Standaard” che la BCE e la Commissione Europea stanno lavorando ad un piano di emergenza nel caso di un’uscita della Grecia dall’area euro. La notizia ha in parte tranquillizzato gli investitori. A dare un po’ di sollievo alle borse europee sono state anche le voci di stampa secondo cui le banche spagnole starebbero chiedendo alle autorità di borsa di reintrodurre il blocco delle vendite allo scoperto sui loro titoli. La maggior parte dei bancari ha perciò registrato una ripresa. BNP Paribas (FR0000131104) ha guadagnato il 2,9%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) lo 0,7% e Banco Santander (ES0113900J37) il 3%. Dopo il crollo di ieri Bankia (ES0113307039) ha chiuso in rialzo del 23,5%.
Le vendite hanno colpito oggi soprattutto i settori dell’auto, dell’industria mineraria e del lusso. I prezzi delle case sono calati ad aprile in 46 delle 70 principali città della Cina. Il dato ha fatto aumentare i timori del mercato relativi allo stato di salute dell’economia cinese.
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