Quasi tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,1%, il CAC40 a Parigi lo 0,7%, lo SMI a Zurigo lo 0,7%, l’IBEX 35 a Madrid l’1,2% e il FTSE MIB a Milano l’1%. Il DAX a Francoforte ha guadagnato lo 0,1%. Gli investitori non si sono voluti troppo esporre prima della pubblicazione degli “stress test” sulle banche europee. Sulle borse del Vecchio Continente ha pesato inoltre il debole dato sulla fiducia dei consumatori negli USA.
I bancari hanno guidato ancora una volta la lista dei ribassi. Lloyds Banking Group (GB0008706128) ha perso il 2,5%, Commerzbank (DE0008032004) il 3%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 3,1%, UniCredit (IT0000064854) il 2,1%, BBVA (ES0113211835) l’1,6% e UBS (CH0024899483) il 2,1%.
BHP Billiton (GB0000566504) ha perso l’1,9%. Il maggior gruppo minerario al mondo ha annunciato di aver raggiunto un accordo per acquistare Petrohawk Energy (US7164951060) per $15,1miliardi.
STMicroelectronics (NL0000226223) ha perso il 3,5%. Morgan Stanley ha tagliato il suo rating sul titolo del primo produttore europeo di semiconduttori da “Overweight” ad “Equal-weight”.
Volkswagen (DE0007664005) ha guadagnato il 2,9%. Le vendite del gruppo tedesco hanno raggiunto nel primo semestre un livello record.
Pirelli (IT0000072725) ha guadagnato il 3%. Goldman Sachs ha alzato il suo rating sul titolo del produttore di pneumatici da “Sell” a “Neutral”.
SGS (CH0002497458) ha chiuso in ribasso del 6,9%. L’utile netto dell’impresa impegnata nell’ispezione e certificazione di beni e servizi è calato nel primo semestre più di quanto atteso dagli analisti.
Hugo Boss (DE0005245534) ha guadagnato il 6,7%. La casa di moda tedesca ha alzato le sue stime per l’intero esercizio.
Temenos (CH0012453913) è crollato del 20,4%. Il fornitore di software per il settore bancario ha tagliato nettamente le sue previsioni per l’esercizio in corso.
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