I principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in deciso ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l’1,8%, il DAX a Francoforte il 3,4%, il CAC40 a Parigi il 2,6%, il FTSE MIB a Milano il 3,8%, l’IBEX 35 a Madrid il 3,1% e lo SMI a Zurigo lo 0,8%. Sulle borse sono riaumentati i timori relativi alla crisi del debito. Moody’s ha avvertito oggi in una nota che l’assenza di misure per stabilizzare il mercato del credito nel breve termine implica che la zona euro e l’intera UE restano esposte a dei futuri shock e che la coesione della zona euro è sotto una permanente minaccia. Jean-Michel Six, capo economista di S&P Europe, ha indicato da parte sua che il tempo per l’UE sta scadendo. Secondo Six ci sarà probabilmente bisogno di un altro shock prima che in Europa tutti vedano la situazione nello stesso modo.
I titoli del settore finanziario sono andati a picco. Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso il 4,6%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 5,5%, BNP Paribas (FR0000131104) il 5,1%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 5,8%, Banco Santander (ES0113900J37) il 4,2% e Credit Suisse (CH0012138530) il 3,6%. Tra gli assicurativi Allianz (DE0008404005) ha perso il 6,5%, Aviva (GB0002162385) il 6,3%, AXA (FR0000120628) il 6,5%, Swiss Life (CH0014852781), Swiss Re (CH0012332372) il 3,7%.
Il calo dei prezzi dei metalli ha pesato sui minerari. Anglo American (GB00B1XZS820) ha chiuso in ribasso del 4,2%, BHP Billiton (GB0000566504) del 3,3%, Rio Tinto (GB0007188757) del 3,9% e Xstrata (GB0031411001) del 5,6%.
Nel settore dei semiconduttori Infineon (DE0006231004) ha perso il 2,4%, STMicroelectronics (NL0000226223) il 3,3% e ASML (NL0000334365) il 2,2%. Intel (US4581401001) ha tagliato le sue stime per il corrente trimestre.
E.ON (DE0007614406) ha perso il 4,6%. BofA Merrill Lynch ha tagliato il suo rating sul titolo del colosso tedesco delle utilities da “Buy” a “Neutral”.
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