Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in forte ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,9%, il DAX a Francoforte lo 0,8%, il CAC40 a Parigi l’1,2%, il FTSE MIB a Milano l’1,4% e lo SMI a Zurigo lo 0,8%. Sulle borse del Vecchio Continente ha pesato l’aumento dei timori relativi alla crisi della Grecia. I credit default swaps (CDS) a 5 anni sul debito del governo greco hanno raggiunto oggi un nuovo record storico e superato nientemento quelli dell’Islanda. L’indice ASE Composite ha perso ad Atene il 3,1%.
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso l’1,2%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) l’1,5%, Commerzbank (DE0008032004) il 2,2%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 2,3%, Société Générale (FR0000130809) il 3,1%, UniCredit (IT0000064854) il 2,7%, Banco Santander (ES0113900J37) l’1,3% e UBS (CH0024899483) il 3,1%.
Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso l’1,8%, BHP Billiton (GB0000566504) l’1%, Rio Tinto (GB0007188757) il 2,1% e Xstrata (GB0031411001) il 3,8%. I prezzi dei metalli di base sono calati anche oggi a Londra.
Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha chiuso in ribasso dello 0,8%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) dello 0,1% e Total (FR0000120271) dello 0,7%. Il prezzo del petrolio è sceso nel pomeriggio a New York fino a circa $85.
British Airways (GB0001290575) e Iberia (ES0147200036) hanno guadagnato rispettivamente il 2,9% e l’1,9%. Le due linee aeree hano ratificato il loro accordo di fusione.
Hennes & Mauritz (SE0000106270) ha chiuso in rialzo del 5,5%. La seconda catena europea d’abbigliamento ha aumentato nel suo primo trimestre fiscale l’utile prima delle tasse del 42%.
TNT (NL0000009066) ha guadagnato il 5,6%. Il gruppo olandese ha annunciato che studierà una IPO delle sue attività nei servzi postali.
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