I principali indici azionari europei hanno chiuso anche oggi in moderato rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,4%, il DAX a Francoforte lo 0,1%, il CAC40 a Parigi lo 0,6%, lo SMI a Zurigo lo 0,4%, il FTSE MIB a Milano lo 0,3% e l’IBEX 35 a Madrid lo 0,1%. Verso la fine della seduta le borse del Vecchio Continente hanno ridotto sensibilmente i loro guadagni. Il Governo della Libia ha annunciato di aver cessato il fuoco dopo che l’ONU ha approvato la risoluzione che prevede il divieto di sorvolo del territorio libico e tutte le misure necessarie per proteggere i civili. Nel paese nordafricano si continua però a combattere, secondo gli insorti l’annuncio del Governo libico sarebbe un “bluff”. In Libia ci potrebbe perciò presto essere un intervento militare di forze straniere come la Francia e la Gran Bretagna. Intanto la situazione nella centrale nucleare di Fukushima resta critica. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ha alzato il livello di allarme da 4 a 5. I Paesi del G7 hanno potuto in parte tranquillizzare i mercati. In una riunione di emergenza i sette grandi hanno deciso di intervenire per frenare l’apprezzamento dello yen.
I minerari ed i petroliferi hanno beneficiato dell’aumento dei prezzi delle materie prime. Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato l’1,5%, BHP Billiton (GB0000566504) l’1% e Rio Tinto (GB0007188757) lo 0,4%. Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha chiuso in rialzo dell’1% e Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) dell’1,5%.
BASF (DE0005151005) ha guadagnato l’1,7%. J.P. Morgan ha alzato il suo rating sul titolo del leader mondiale della chimica da “Neutral” ad “Overweight”.
Parmalat (IT0003826473) ha guadagnato il 4%. Lactalis ha annunciato ieri di detenere l’11,42% del capitale dell’impresa alimentare italiana.
Adidas (DE0005003404) ha perso l’1,4%. La rivale statunitense Nike (US6541061031) ha pubblicato una debole trimestrale.
I titoli delle imprese impegnate nel settore dell’energia nucleare sono tornati oggi a soffrire. EdF (FR0010242511) ha perso l’1,7%, E.ON (DE0007614406) l’1,6% e RWE (DE0007037129) lo 0,6%.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!