Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato l’1,1%, iI DAX a Francoforte lo 0,8%, il CAC40 a Parigi lo 0,5%, il FTSE MIB a Milano lo 0,6% e lo SMI a Zurigo lo 0,9%. L’indice ISM manifatturiero è salito lo scorso mese negli USA ai suoi più alti livelli dall’agosto del 2004. La notizia ha fatto riaumentare l’ottimismo degli investitori nell’economia.
Tra i titoli dei produttori di materie prime Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 2,5%, BHP Billiton (GB0000566504) l’1,6%, BP (GB0007980591) l’1,3% e Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) l’1,1%.
Tra i bancari Royal Bank of Scotland (GB0006764012) ha chiuso in rialzo del 7,9%. Secondo quanto riportano diverse fonti la banca britannica avrebbe fatto dei progressi nel suo piano di vendita di alcuni assets. Tra gli altri titoli del settore Barclays (GB0031348658) ha guadagnato il 4,3%, Commerzbank (DE0008032004), Deutsche Bank (DE0005140008) il 2,9%, Crédit Agricole (FR0000045072) l’1,8%, UniCredit (IT0000064854) l’1,9% e Credit Suisse (CH0012138530) il 2,9%.
A Londra ha brillato il settore delle utilities. Northumbrian Water (GB0033029744). ha guadagnato l’11,8%. Secondo delle voci di stampa l’Ontario Teachers’ Pension Plan potrebbe fare un’offerta per l’impresa britannica. Tra gli altri titoli del comparto Severn Trent (GB0000546324) ha chiuso in rialzo del 4% e United Utilities (GB0006462336) del 2,8%.
Vivendi (FR0000127771) ha perso a Parigi il 2,4%. Secondo una giuria di un Tribunale Federale negli USA il gruppo francese avrebbe ingannato gli investitori 57 volte tra il 2000 ed il 2002 pubblicando delle false informazioni. Il gruppo francese rischia ora di dover pagare danni fino a €6,6 miliardi.
Il calo dei prezzi delle materie prime penalizza i minerari ed i petroliferi.
Ryanair (IE0031117611) ha guadagnato il 7,2%. La linea aerea a basso costo ha alzato le sue stime per l’intero esercizio.
Tenaris (LU0156801721) ha perso a Milano il 2,6%. Il CEO del leader nella produzione di tubi senza saldatura per l’industria petrolifera ha dichiarato che i ricavi del gruppo sono probabilmente calati lo scorso anno del 30%.
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