Tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso anche oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,7%, il DAX a Francoforte l’1,5%, il CAC40 a Parigi l’1%, il FTSE MIB a Milano l’1,1%, l’IBEX 35 a Madrid l’1,9% e lo SMI a Zurigo lo 0,1%. La Cina ha tagliato il coefficiente delle riserve obbligatorie delle banche commerciali di 50 punti base. La misura punta a far aumentare la concessione di prestiti e a sostenere la crescita dell’economia. Gli investitori scommettono inoltre che l’Eurogruppo raggiungerà oggi a Bruxelles un accordo sul secondo piano di salvataggio della Grecia.
Tra i bancari Royal Bank of Scotland (GB0006764012) ha guadagnato il 3,2%, Commerzbank (DE0008032004) il 3,6%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 2,5%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) l’1,6%, BBVA (ES0113211835) il 2,9% e Credit Suisse (CH0012138530) il 2,9%.
Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha guadagnato il 2,1% e Total (FR0000120271) lo 0,7%. Il prezzo del petrolio è balzato oggi al di sopra di $105 al barile dopo che l’Iran ha sospeso le sue esportazioni di greggio alla Francia e alla Gran Bretagna.
Tra i minerari BHP Billiton (GB0000566504) ha guadagnato il 2,7%, Rio Tinto (GB0007188757) il 2,3% e Xstrata (GB0031411001) lo 0,9%. Il prezzo del rame ha registrato oggi una ripresa a Londra.
TNT Express (NL0009739424) ha guadagnato il 60,5%. UPS (US9113121068) ha fatto un’offerta non sollecitata di €4,9 miliardi per il gruppo olandese.
STMicroelectronics (NL0000226223) ha chiuso in rialzo dell’8,3%. Carlo Ferro, attuale direttore finanziario del produttore di semiconduttori, è stato nominato direttore generale della joint venture ST-Ericsson.
Veolia Environment (FR0000124141) ha perso il 3,1%. Secondo delle voci di stampa alcuni membri del board del leader mondiale dei servizi per l’ambiente starebbero premendo per sostituire il CEO Antoine Frérot.
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