Tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso anche oggi in rialzo. Il FTSE MIB a Londra ha guadagnato lo 0,5%, il DAX a Francoforte l’1,1%, il CAC40 a Parigi lo 0,9%, il FTSE MIB a Milano lo 0,5%, lo SMI a Zurigo lo 0,9% e l’IBEX 35 a Madrid lo 0,6%.
I positivi risultati societari hanno pienamente compensato i deludenti dati macroeconomici pubblicati negli USA e il debole esito dell’odierna asta di titoli della Spagna.
Nokia (FI0009000681) ha guadagnato il 12%. L’impresa finlandese ha fatto lo scorso trimestre degli inattesi progressi. In particolare le vendite dello smartphone Lumia sono aumentate più di quanto atteso dagli investitori.
Akzo Nobel (NL0000009132) ha guadagnato il 6,3%. Il gruppo chimico olandese ha generato lo scorso trimestre un Ebitda di €595 milioni. Gli analisti avevano previsto €563 milioni.
Alstom (FR0010220475) ha guadagnato il 3,1%. Gli ordini del primo produttore al mondo di treni sono cresciuti lo scorso trimestre del 20% a €6,03 miliardi.
Hermès (FR0000052292) ha chiuso in rialzo del 3,1%. La casa di moda di lusso ha aumentato nel secondo trimestre i ricavi più di quanto previsto dagli analisti.
Novartis (CH0012005267) ha guadagnato l’1,7%. I ricavi e l’utile del gruppo farmaceutico sono calati lo scorso trimestre meno di quanto atteso dal mercato.
Actelion (CH0010532478) ha guadagnato il 5,7%. L’impresa biotech svizzera ha alzato le stime sul suo utile per l’intero esercizio.
Electrolux (SE0000103814) ha chiuso in rialzo del 6,2%. Il gigante degli elettrodomestici ha aumentato lo scorso trimestre l’utile a SEK 761 milioni. Gli analisti avevano atteso SEK 605 milioni.
Telecom Italia (IT0003497168) ha perso il 7,1%. L’autorità brasiliana di vigilanza sulle telecomunicazioni ha imposto alla controllata TIM Participacoes (BRTCSLACNPR7) di interrompere la vendita di nuovi contratti di telefonia mobile in alcuni stati a causa della scarsa qualità dei servizi.
Kingfisher (GB0033195214) ha perso l’1,3%. Le vendite del primo gruppo europeo dei prodotti per il bricolage sono calate lo scorso trimestre nei centri aperti da almeno un anno dello 0,4%.
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