I principali indici azionari europei hanno chiuso anche oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,2%, il DAX a Francoforte lo 0,3%, il CAC40 a Parigi lo 0,3%, il FTSE MIB a Milano l’1,1%, l’IBEX 35 a Madrid l’1% e lo SMI a Zurigo lo 0,2%.
L’OCSE ha alzato le sue stime di crescita per la zona euro nel 2011 da +1,7% a +2%. L’OCSE ha indicato inoltre che l’economia greca potrebbe tornare a crescere nel 2012.
I bancari sono rimbalzati. Barclays (GB0031348658) ha guadagnato il 2,3%, Commerzbank (DE0008032004) il 6,1%, BNP Paribas (FR0000131104) il 2,2%,
Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 5,1%, Banco Santander (ES0113900J37) l’1,7% e Credit Suisse (CH0012138530) l’1,5%. Secondo Fitch l’esposizione delle banche tedesche verso la Grecia sarebbe gestibile. Prometeia ha inoltre indicato che le banche italiane sono diventate più solide, anche rispetto alle principali rivali europee.
E.ON (DE0007614406) e RWE (DE0007037129) hanno guadagnato rispettivamente il 2,3% e l’1,9%. Secondo delle voci di stampa i due giganti delle utilities potrebbero ottenere degli sgravi fiscali dal Governo tedesco se dovessero accettare di accelerare l’uscita dal nucleare.
Fiat (IT0001976403) ha chiuso in rialzo del 3,3%. Sergio Marchionne ha dichiarato oggi che il Lingotto salirà al 51% di Chrysler entro la fine dell’anno.
Nel settore industriale ABB (CH0012221716) ha perso l’1,4%, Alstom (FR0010220475) lo 0,3% e Siemens (DE0007236101) lo 0,9%. Gli ordini di beni durevoli hanno registrato lo scorso mese negli USA un forte declino.
Vodafone (GB00B16GWD56) ha perso lo 0,7%. Nomura ha tagliato il suo rating sul titolo del colosso della telefonia mobile da “Buy” a “Neutral”.
Cable & Wireless Communications (GB00B5KKT968) ha chiuso in ribasso dell’11,7%. Il gruppo britannico ha fornito un debole outlook sulle sue attività nei Caraibi.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!