I principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l’1,6%, il DAX a Francoforte l’1,1%, il CAC40 a Parigi l’1,8%, l’IBEX 35 a Madrid lo 0,4%, il FTSE MIB a Milano l’1,4% e lo SMI a Zurigo lo 0,7%. I rischi di un contagio della crisi stanno continuando ad aumentare. Anche oggi la tensione sui mercati obbligazionari europei è stata molto elevata. I riflettori sono stati puntati soprattutto sulla Spagna. Nell’odierna asta di titoli a dieci anni il rendimento ha sfiorato il 7%, allo stesso tempo la domanda è calata rispetto ad ottobre. Il contagio non potrebbe riguardare però solo altri paesi della zona euro. Fitch ha avvertito ieri in una nota che la crisi minaccia anche le banche statunitensi.
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso il 2,6%, Commerzbank (DE0008032004) il 4,3%, BNP Paribas (FR0000131104) il 4,6%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 2,9%, Banco Santander (ES0113900J37) l’1,4% e UBS (CH0024899483) il 2,9%. Tra gli assicurativi Allianz (DE0008404005) ha perso lo 0,9%, Aviva (GB0002162385) il 3,6%, AXA (FR0000120628) il 2,3%, Generali (IT0000062072) lo 0,7%.
Il calo dei prezzi delle materie prime ha pesato sui minerari e sui petroliferi. Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 2,9%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2,8% e Xstrata (GB0031411001) il 3,9%. Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha perso l’1,9%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) l’1% e Total (FR0000120271) lo 0,7%.
Daimler (DE0007100000) ha chiuso in ribasso dell’1,8%. Credit Suisse ha tagliato il suo rating sul titolo del costruttore di automobili da “Outperform” a “Neutral”.
SABMiller (GB0004835483) ha perso l’1,8%. Il secondo produttore al mondo di birra ha avvertito che le condizioni di mercato in Europa e negli USA dovrebbero rimanere difficili.
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