I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi per la terza seduta di fila in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,8%, il DAX a Francoforte lo 0,6%, il FTSE MIB a Milano lo 0,5%, il CAC40 a Parigi l’1% e lo SMI a Zurigo lo 0,7%. Sulle borse del Vecchio Continente hanno pesato anche oggi i timori legati alla crisi del debito sovrano. Fitch ha avvertito che la sfida fiscale del Regno Unito è eccezionale. Secondo l’agenzia di rating Londra dovrebbe perciò fare di più per ridurre il suo deficit.
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso il 3,3%, Lloyds Banking Group (GB0008706128) il 4,1%, Deutsche Bank (DE0005140008), lo 0,5%, BNP Paribas (FR0000131104) il 2,8%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) lo 0,9%, Banco Santander (ES0113900J37) l’1,4% e UBS (CH0024899483) il 2,2%.
BP (GB0007980591) ha perso il 5%. Nonostante i recenti progressi fatti dal gruppo britannico la falla nel pozzo nel Golfo del Messico sta continuando a far uscire greggio. Barack Obama ha perciò di nuovo tuonato contro BP e la sua dirigenza.
Dopo le forti perdite delle scorse sedute i minerari hanno registrato una ripresa. Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato lo 0,8%, BHP Billiton (GB0000566504) l’1,9%, Rio Tinto (GB0007188757) lo 0,3% e Xstrata (GB0031411001) lo 0,6%.
Tesco (GB0008847096) ha chiuso in calo del 2,4%. Il gigante della distribuzione ha annunciato questa mattina che il suo CEO Terry Leahy lascerà il prossimo marzo il suo posto. Il nuovo numero uno di Tesco sarà Philip Clarke, che guida attualmente le attività in Asia ed in Europa del gruppo.
Nel settore delle utilities E.ON (DE0007614406) e RWE (DE0007037129) hanno perso rispettivamente il 3,6% e il 2,9%. Il Governo tedesco introdurrà nell’ambito della sua maxi-manovra da €80 miliardi una nuova imposta sull’energia nucleare.
ABB (CH0012221716) ha guadagnato lo 0,2%. Il gruppo svizzero ha annunciato questa mattina di aver raggiunto un accordo per acquistare Chloride (GB0001952075). Il titolo di Chloride ha chiuso in rialzo del 19,4%.
EADS (NL0000235190) ha chiuso in rialzo dello 0,6%. Gli Emirati Arabi Uniti hanno ordinato ad Airbus altri trentadue A380.
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