I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi poco mossi. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,1%, il DAX a Francoforte ha perso lo 0,1%, il CAC40 a Parigi lo 0,1%, lo SMI a Zurigo lo 0,1% e il FTSE MIB a Milano lo 0,3%. La seduta è stata molto volatile. La fiducia dei consumatori è calata a settembre negli USA ai suoi più bassi livelli da sette mesi. La notizia ha fatto scattare una pioggia di vendite sulle borse. Wall Street si è ripresa però velocemente e sulla sua scia anche gli indici europei. In mattinata le borse europee avevano sofferto a causa dei timori relativi alla situazione dell’Irlanda prima di rimbalzare su delle voci di mercato secondo cui la Banca Centrale Europea sarebbe intervenuta acquistando bonds irlandesi.
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso lo 0,6%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) l’1,6%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 2,2%, BNP Paribas (FR0000131104) l’1,5%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) l’1,2% e Credit Suisse (CH0012138530) l’1%. Standard & Poor’s ha avvertito che potrebbe tagliare di nuovo il rating dell’Irlanda a causa degli elevati costi per ricapitalizzare Anglo Irish Bank.
Michelin (FR0000121261) ha chiuso in ribasso del 10,2%. Il produttore di pneumatici ha annunciato questa mattina un aumento di capitale da €1,2 miliardi.
Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato lo 0,8%, BHP Billiton (GB0000566504) l’1%, Rio Tinto (GB0007188757) l’1,3% e Xstrata (GB0031411001) il 2,3%. L’indebolimento del dollaro ha spinto nel pomeriggio le quotazioni dei metalli. Il prezzo dell’oro è salito fino a circa $1.310 all’oncia.
Nel settore della siderurgia ArcelorMittal (LU0323134006) ha guadagnato l’1,2% e ThyssenKrupp (DE0007500001) l’1,3%. Goldman Sachs si attende un calo della concorrenza da parte delle esportazioni cinesi d’acciaio nei prossimi due anni.
Akzo Nobel (NL0000009132) ha perso il 2,2%. Gli obiettivi di medio termine indicati oggi dal gigante olandese della chimica hanno deluso le attese del mercato.
Sage (GB0008021650) ha guadagnato il 5,1%. Secondo delle voci di mercato che sono circolate oggi nella city di Londra l’impresa britannica sarebbe nel mirino di SAP (DE0007164600).
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