Tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,5%, il DAX a Francoforte l’1%, il CAC40 a Parigi l’1,3%, il FTSE MIB a Milano lo 0,5%, lo SMI a Zurigo l’1% e l’IBEX 35 a Madrid l’1,2%. I ministri delle Finanze della zona euro hanno raggiunto un accordo per aumentare la capacità del fondo salva-stati a €800 miliardi. I dati macroeconomici pubblicati oggi negli USA sono stati inoltre per lo più positivi. In particolare l’indice Michigan relativo alla fiducia dei consumatori è salito questo mese ai massimi da più di un anno.
Nel settore bancario HSBC (GB0005405286) ha guadagnato l’1,4%, Commerzbank (DE0008032004) il 2,2%, Crédit Agricole (FR0000045072) lo 0,9% e Banco Santander (ES0113900J37) l’1,6%.
Nel settore dell’auto, che aveva sofferto in particolar modo durante le scorse sedute, BMW (DE0005190003) ha guadagnato il 2,4%, Daimler (DE0007100000) il 2,1%, Fiat (IT0001976403), Peugeot (FR0000121501) l’1,3%, Renault (FR0000131906) l’1,9% e Volkswagen (DE0007664005) l’1,7%.
I minerari ed i petroliferi hanno beneficiato della ripresa dei prezzi delle materie prime. Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato l’1,8%, BHP Billiton (GB0000566504) l’1,6% e Rio Tinto (GB0007188757) il 2,1%. Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha guadagnato lo 0,8%, Eni (IT0003132476) lo 0,9% e Total (FR0000120271) l’1,1%.
HeidelbergCement (DE0006047004) ha guadagnato il 4,2%. HSBC ha alzato il suo rating sul titolo del produttore di cemento da “Neutral” ad “Overweight”.
Telecom Italia (IT0003497168) ha perso lo 0,9%. L’operatore telefonico ha annunciato di aver chiuso il 2011 in rosso di €4,72 miliardi.
Shire (JE00B2QKY057) ha perso il 4,6%. Il gruppo farmaceutico ha comunicato che il Lialda, un suo prodotto per il trattamento della Rettocolite Ulcerosa, non ha potuto raggiungere in uno studio clinico il suo obiettivo primario.
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