Tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in deciso ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l’1,9%, il DAX a Francoforte il 3,4%, il CAC40 a Parigi il 3,7%, l’IBEX 35 a Madrid il 3,4%, il FTSE MIB a Milano il 3,4% e lo SMI a Zurigo l’1,7%. Sulle borse del Vecchio Continente hanno pesato i timori relativi alla situazione della Grecia. Giovedì prossimo scade il termine per aderire al processo di swap dei titoli di Stato greci. Secondo quanto riporta il “Financial Times Deutschland” la troika prevederebbe che le adesioni volontarie non saranno sufficenti per evitare le CACs (Collective Action Clauses), l’haircut dovrebbe quindi venir esteso obbligatoriamente a tutti i creditori privati. L’IIF (Insitute for International Finance) ha avvertito che un default disordinato della Grecia avrebbe delle conseguenze incalcolabili.
Le vendite hanno colpito tutti i settori. Per quanto riguarda il DAX, il CAC40, l’IBEX 35 e il FTSE MIB nessun titolo ha potuto chiudere in nero. Tra i titoli che fanno parte del FTSE 100 si sono “salvati” solamente BSkyB (GB0001411924) e Hargreaves Lansdown (GB00B1VZ0M25), a Zurigo Synthes (US87162M4096) è stato l’unico titolo dello SMI a chiudere in rialzo.
I bancari hanno guidato la lista dei ribassi. Barclays (GB0031348658) ha perso il 5,5%, Commerzbank (DE0008032004) il 6,7%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 7,2%, UniCredit (IT0000064854) il 5,2%, BBVA (ES0113211835) il 5,4% e Credit Suisse (CH0012138530) il 4,6%.
Anche il settore dell’auto è stato penalizzato dalle vendite in particolar modo. Peugeot (FR0000121501) ha perso il 3,5%. Il gruppo francese ha fissato a €8,27 per azione il prezzo per il suo aumento di capitale. Sulla scia di Peugeot BMW (DE0005190003) ha perso il 5,1%, Daimler (DE0007100000) il 5,3%, Fiat (IT0001976403) il 6,1%, Renault (FR0000131906) il 4,8% e Volkswagen (DE0007664005) il 4,6%.
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