Tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in forte ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso il 2,6%, il DAX a Francoforte il 3,4%, il CAC40 a Parigi il 3,4%, lo SMI a Zurigo il 2,5%, l’IBEX 35 a Madrid il 3,5% e il FTSE MIB a Milano il 4,7%. Solo due dei titoli contenuti nei sei indici hanno potuto chiudere in rialzo: Campari (IT0003849244) e Shire (JE00B2QKY057). In Europa la situazione resta molto incerta, gli investitori continuano a temere un contagio della crisi. Moody’s ha avvertito oggi che l’aumento dei costi di finanziamento minaccia l’outlook della Francia e che i rischi per il settore finanziario tedesco sono significativamente cresciuti. Negli USA ci sono poche speranze che il supercomitato bipartisan del Congresso sul deficit potrà trovare un accordo su un piano di tagli per $1.200 miliardi in 10 anni. Si prospetta quindi una nuova crisi di bilancio che potrebbe condurre ad un nuovo declassamento del rating statunitense.
Le vendite hanno colpito tutti i settori. Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso il 5,4%, Commerzbank (DE0008032004) il 6,8%, BNP Paribas (FR0000131104) il 4,3%, UniCredit (IT0000064854) il 3%, Banco Santander (ES0113900J37) il 3,5% e UBS (CH0024899483) il 3,1%. Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 5%, BHP Billiton (GB0000566504) il 4,8% e Rio Tinto (GB0007188757) il 5,9%. Nel settore dell’auto BMW (DE0005190003) ha perso il 4,2%, Renault (FR0000131906) il 5,7% e Volkswagen (DE0007664005) il 5,8%. Tra i cementieri Holcim (CH0012214059) ha perso il 4,2%, Lafarge (FR0000120537) il 3,9% e HeidelbergCement (DE0006047004) il 6,3%.
Ancora una seduta da dimenticare per Finmeccanica (IT0001407847): -6,6% a €3. Sul titolo ha pesato oggi l’inchiesta per corruzione che ha coinvolto l’Enav e Selex, controllata dal gruppo industriale.
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