I principali listini azionari europei hanno incrementato le perdite rispetto alle loro quotazioni di apertura. Il FTSE 100 a Londra perde al momento lo 0,9%, il CAC40 a Parigi l’1,1% e il DAX a Francoforte lo 0,7%. L’aumento dei tassi d’interesse in India ha fatto aumentare l’incertezza tra gli investitori. Sul mercato pesano inoltre i timori relativi alla crisi della Grecia. L’indice ASE Composite perde ad Atene il 3,3%.
I bancari, che avevano brillato venerdì, guidano la lista dei ribassi. Barclays (GB0031348658) scende dell’1,3%, Lloyds Banking Group (GB0008706128) dell’1%, Commerzbank (DE0008032004) del 3,2% e Crédit Agricole (FR0000045072) del 2,1%. I minerari ed i petroliferi scendono sulla scia dei prezzi delle materie prime. Anglo American (GB00B1XZS820) perde l’1,7%, BHP Billiton (GB0000566504) l’1%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) l’1,1% e Total (FR0000120271) lo 0,7%.
ArcelorMittal (LU0323134006) perde il 2,2%. Goldman Sachs ha rimosso il titolo del primo produttore al mondo di acciaio dalla sua “Conviction Buy List”.
Sanofi-Aventis (FR0000120578) perde il 2,2%. Secondo delle voci di stampa il Multaq, il farmaco di Sanofi-Aventis per il trattamento della fibrillazione atriale, potrebbe essere venduto in Francia ad un prezzo più basso del previsto. Le autorità sanitarie francesi avrebbero infatti classificato come mediocre il servizio medico fornito dal prodotto.
Wolseley (GB0009764027) perde a Londra il 2,5%. Il leader mondiale degli articoli idraulici ha ridotto le sue perdite nel primo semestre del suo corrente esercizio fiscale ma espresso prudenza sul futuro.
Henkel (DE0006048432) sale a Francoforte dell’1,3%. Secondo Lothar Steinebach, il Direttore Finanziario del produttore di beni di consumo, il nuovo anno sarebbe iniziato positivamente. Steinebach ha inoltre indicato che Henkel vuole ridurre quest’anno il suo indebitamento netto di altri €300 milioni.
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