La maggior parte dei principali indici azionari europei ha chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,1%, il DAX a Francoforte lo 0,1%, il FTSE MIB a Milano lo 0,9% e l’IBEX 35 a Madrid il 2,1%. Il CAC40 a Parigi e lo SMI a Zurigo hanno guadagnato rispettivamente lo 0,1% e lo 0,3%. Le borse del Vecchio Continente hanno registrato una ripresa nel finale di seduta sulla scia della positiva performance di Wall Street. Tutti i dati macroeconomici pubblicati oggi negli USA hanno superato le previsioni degli economisti.
A pesare sull’umore degli investitori è stata ancora una volta la crisi del debito. La riunione per teleconferenza dell’Eurogruppo sul nuovo pacchetto di aiuti per la Grecia si è conclusa ieri senza un nulla di fatto. Tutto è stato rimandato alla prossima riunione, convocata per il 20 febbraio. Moody’s ha messo inoltre sotto osservazione 114 gruppi finanziari per un possibile downgrade.
In questo contesto le vendite hanno colpito soprattutto i bancari. Royal Bank of Scotland (GB0006764012) ha perso lo 0,9%, Commerzbank (DE0008032004) l’1,7%, UniCredit (IT0000064854) lo 0,1% e Banco Santander (ES0113900J37) il 2,6%.
AXA (FR0000120628) ha chiuso in ribasso dell’1,3%. L’utile del gruppo assicurativo francese è calato nel secondo semestre del 2011 dell’82%.
ENEL (IT0003128367) ha perso il 5,4%. J.P. Morgan ha tagliato il suo rating sul titolo del colosso elettrico italiano da “Overweight” a “Neutral”.
Renault (FR0000131906) ha guadagnato il 4,5%. La divisione dell’auto del gruppo francese ha generato lo scorso anno un cash flow nettamente superiore alle previsioni. Nestlé (CH0012056047) ha guadagnato il 2,1%. Il leader dell’industria alimentare ha registrato nel 2011 una crescita organica superiore alle stime degli analisti.
Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso l’1,7%, BHP Billiton (GB0000566504) lo 0,7% e Rio Tinto (GB0007188757) l’1,3%. Il prezzo del rame è sceso oggi per la quinta seduta di fila.
ABB (CH0012221716) ha perso il 3,6%. Il gruppo svizzero ha aumentato nel quarto trimestre l’utile meno di quanto previsto dagli analisti ed avvertito che la pressione sui prezzi peserà sui suoi margini nei primi mesi del 2012.
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