La maggior parte dei principali indici azionari europei ha chiuso oggi in rialzo. Il CAC40 a Parigi ha guadagnato lo 0,2%, il FTSE MIB a Milano lo 0,6%, l’IBEX 35 a Madrid lo 0,1% e lo SMI a Zurigo lo 0,2%. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,1% e il DAX a Francoforte lo 0,2%. Le borse del Vecchio Continente hanno ripreso vigore nel finale di seduta. Secondo quanto riportano diverse fonti i negoziati relativi al secondo piano di salvataggio della Grecia sarebbero arrivati ad un punto di svolta.
L’aumento dell’ottimismo su una soluzione della crisi greca ha spinto i bancari. Barclays (GB0031348658) ha guadagnato il 2,3%, Commerzbank (DE0008032004) il 3,2%, BNP Paribas (FR0000131104) il 2,1%, UniCredit (IT0000064854) il 4,7% e Banco Santander (ES0113900J37) lo 0,7%.
UBS (CH0024899483) ha perso l’1,4%. La banca svizzera ha pubblicato una debole trimestrale.
LVMH (FR0000121014) ha perso il 2,6%. I fratelli Paolo e Nicola Bulgari e Francesco Trapani hanno venduto circa lo 0,9% del gruppo francese.
Swatch (CH0012255151) ha chiuso in ribasso del 4%. Il produttore di orologi ha aumentato lo scorso anno l’utile meno di quanto atteso dagli analisti.
Nel settore dell’auto BMW (DE0005190003) ha perso il 2%, Daimler (DE0007100000) l’1,8%, Renault (FR0000131906) l’1% e Volkswagen (DE0007664005) l’1,2%. Il Governo cinese ha avvertito che la produzione industriale rallenterà probabilmente durante il corrente trimestre. La produzione industriale tedesca ha registrato inoltre a dicembre il più forte declino da tre anni.
ArcelorMittal (LU0323134006) ha guadagnato il 3,3%. Il primo produttore al mondo di acciaio prevede che il primo semestre del 2012 sarà migliore dei sei mesi precedenti.
Xstrata (GB0031411001) e Glencore (JE00B4T3BW64) hanno perso rispettivamente il 4,9% e il 3,8%. Le due compagnie hanno annunciato oggi di aver raggiunto un accordo di fusione per creare un nuovo colosso del settore minerario. Standard Life Investments ha però comunicato che voterà contro l’operazione perchè sottovaluterebbe significativamente Xstrata. Quest’ultima ha inoltre aumentato nel 2011 l’Ebitda meno di quanto previsto dagli analisti.
Lagardère (FR0000130213) ha perso il 5,7%. Il gruppo francese ha avvertito che sui risultati del 2011 peserà un onere straordinario di €900 milioni relativo alle svalutazioni di alcuni asset.
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