Dopo la debole performance delle scorse sedute i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in netto rialzo. Il FTSE 100 ha guadagnato a Londra l’1,5%, il DAX a Francoforte l’1,5%, il CAC40 a Parigi l’1,7%, il FTSE MIB a Milano l’1,2% e lo SMI a Zurigo l’1,1%. La seduta è stata povera di notizie. I mercati speculano sul fatto che la Fed annuncerà domani dei nuovi stimoli per l’economia.
I bancari hanno registrato una ripresa. Barclays (GB0031348658) ha guadagnato il 3,2%, HSBC (GB0005405286) l’1,4%, Deutsche Bank (DE0005140008) l’1%, BNP Paribas (FR0000131104) il 2,2%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 2,3%, Banco Santander (ES0113900J37) l’1,6% e UBS (CH0024899483) il 2,1%.
I minerari ed i petroliferi hanno beneficiato dell’aumento dei prezzi delle materie prime.
Nel settore minerario Antofagasta (GB0000456144) ha chiuso in rialzo del 2,2%, BHP Billiton (GB0000566504) dello 0,8%, Rio Tinto (GB0007188757) dello 0,7% e Vedanta (GB0033277061) dello 0,9%. I metalli di base si sono apprezzati oggi a Londra. Tra i petroliferi Eni (IT0003132476) ha guadagnato l’1,5%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) l’1,8% e Total (FR0000120271) il 2%. Il prezzo del petrolio è risalito nel pomeriggio a New York fino a circa $82.
BP (GB0007980591) ha guadagnato l’1,7%. L’impresa petrolifera ha annunciato questa mattina che la cosiddetta operazione “static kill” ha avuto successo. Secondo BP al momento non ci sarebbe alcuna fuoriuscita greggio nel Golfo del Messico.
International Power (GB0006320161) ha chiuso in rialzo del 3,7%. Secondo delle voci di stampa l’impresa britannica e GDF Suez (FR0010208488) sarebbero vicine ad un accordo di fusione. Il titolo del gruppo francese ha guadagnato il 2,3%.
Siemens (DE0007236101) ha guadagnato il 2,8%. Le esportazioni della Germania sono cresciute a luglio del 3,8%.
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