Quasi tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato l’1,9%, il DAX a Francoforte l’1,6%, il CAC40 a Parigi l’1,1%, lo SMI a Zurigo l’1% e l’IBEX 35 a Madrid lo 0,4%. Il FTSE MIB a Milano ha perso lo 0,2%. Le borse del Vecchio Continente hanno registrato una forte ripresa nel finale di seduta grazie alla positiva performance di Wall Street. L’indice ISM manifatturiero è aumentato lo scorso mese negli USA più di quanto atteso dagli economisti. La notizia ha messo in ombra i deboli dati macroeconomici pubblicati questa mattina in Europa.
I minerari ed i petroliferi hanno beneficiato dell’aumento dei prezzi delle materie prime. Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato l’1,4%, BHP Billiton (GB0000566504) il 3% e Rio Tinto (GB0007188757) il 3,2%. Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha guadagnato l’1,9%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) l’1,9% e Total (FR0000120271) il 2,3%.
I bancari hanno sottoperformato l’intero mercato. Lloyds Banking Group (GB0008706128) ha perso lo 0,1%, Crédit Agricole (FR0000045072) lo 0,8% e UniCredit (IT0000064854) l’1,4%. Oggi è circolata la voce, poi smentita, che la Bundesbank non potrebbe più accettare i titoli governativi greci, irlandesi e portoghesi come collaterale nelle operazioni di finanziamento delle banche.
GlaxoSmithKline (GB0009252882) ha guadagnato il 2,3%. Il gruppo britannico ha annunciato che un suo prodotto per il trattamento dell’HIV ha raggiunto in uno studio clinico il suo obiettivo primario.
Deutsche Post (DE0005552004) ha guadagnato il 2,7%. Deutsche Bank ha alzato il suo rating sul titolo del gigante della logistica da “Hold” a “Buy”.
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