Dopo i forti guadagni delle scorse sedute i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE MIB a Londra ha perso l’1%, il DAX a Francoforte lo 0,1%, il CAC40 a Parigi lo 0,9%, il FTSE MIB a Milano lo 0,6%, lo SMI a Zurigo lo 0,1% e l’IBEX 35 a Madrid lo 0,9%.
Le borse del Vecchio Continente si sono indebolite significativamente nel pomeriggio. A guastare la festa agli investitori è stata ancora una volta la Germania. Il ministero delle Finanze tedesco ha ribadito oggi che non c’è alcun bisogno di fornire una licenza bancaria al fondo permanente salva-Stati ESM. La notizia ha fatto riaumentare i timori relativi alla crisi del debito. A pesare sugli indici europei sono state inoltre alcune notizie negative arrivate dal fronte societario.
BP (GB0007980591) ha perso il 4,4%. Il gruppo petrolifero britannico ha chiuso il secondo trimestre di quest’anno in rosso di $1,4 miliardi. UBS (CH0024899483) ha perso il 5,9%. L’utile della banca svizzera è calato lo scorso trimestre più di quanto atteso dagli analisti. Anheuser-Busch InBev (BE0003793107) ha perso il 3,2%. I volumi del maggiore produttore al mondo di birra sono a sorpresa calati nel secondo trimestre.
Deutsche Bank (DE0005140008) ha guadagnato lo 0,1%. La banca tedesca ha registrato lo scorso trimestre una debole performance ed annunciato il taglio di 1.900 posti di lavoro.
Bayer (DE0005752000) ha guadagnato l’1,2%. Il gruppo tedesco ha alzato le sue previsioni per l’intero esercizio.
Infineon (DE0006231004) ha guadagnato il 6,7%. Il produttore di semiconduttori ha annunciato un significativo taglio dei suoi investimenti per preservare i suoi margini.
Metro (DE0007257503) ha chiuso in rialzo del 3%. Il colosso della distribuzione ha fornito un outlook migliore delle attese del mercato.
Daimler (DE0007100000) ha guadagnato l’1,5%. Barclays ha alzato il suo rating sul titolo del costruttore di automobili da “Underweight” ad “Equal-weight”.
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