Tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in forte ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso il 2,5%, il DAX a Francoforte il 2,3%, il CAC40 a Parigi il 2,6%, lo SMI a Zurigo l’1,6%, l’IBEX 35 a Madrid il 3,3% e il FTSE MIB a Milano il 3,7%. Sul mercato stanno aumentando i timori legati ad una possibile uscita della Grecia dalla zona euro. Lucas Papademos, l’ex-Premier greco, ha dichiarato che il rischio che Atene lasci la moneta unica è “reale”. Secondo quanto riporta inoltre il settimanale tedesco “Die Zeit” la BCE avrebbe creato un’unità di crisi in vista di una possibile escalation in Grecia. Anche la situazione della Spagna preoccupa sempre più gli investitori. “El Mundo” scrive che il Premier spagnolo Mariano Rajoy chiederà oggi alla BCE di acquistare titoli di debito spagnoli. L’euro è affondato per questi motivi al di sotto di 1,26 dollari ovvero ai minimi dal luglio del 2010.
Le vendite hanno colpito tutti i settori ma sono stati i bancari ed i minerari a guidare la lista dei ribassi. Nel settore bancario Barclays (GB0031348658) ha perso il 4,5%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 2,8%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 6,3%,
Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 4,4%, BBVA (ES0113211835) il 4,1% e Credit Suisse (CH0012138530) il 2,3%. Nel settore minerario BHP Billiton (GB0000566504) ha perso il 4,4%, Xstrata (GB0031411001) il 4,8%, Kazakhmys (GB00B0HZPV38) il 7,9% e Vedanta (GB0033277061) il 9,1%.
Il titolo del LSE (GB0009529859) ha perso il 7,3%. Intesa Sanpaolo (IT0000072618) e UniCredit (IT0000064854) sono uscite dal capitale della società che gestisce le borse di Londra e Milano.
Carrefour (FR0000120172) ha guadagnato il 3,4%. Credit Suisse ha alzato il suo rating sul titolo del gruppo francese ad “Outperform”.
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