I principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,7%, il DAX a Francoforte l’1,2%, il CAC40 a Parigi l’1,2%, lo SMI a Zurigo lo 0,7%, l’IBEX 35 a Madrid lo 0,5% e il FTSE MIB a Milano lo 0,1%. La volatilità è stata anche oggi elevata. La crisi del debito resta il tema dominante sui mercati. Le odierne aste di titoli di stato italiani hanno fatto registrare un balzo dei rendimenti ed un calo della domanda. Sul mercato secondario i rendimenti dei titoli a due anni dell’Italia, della Spagna, del Belgio e dell’Irlanda hanno raggiunto dei nuovi massimii. Ciò indica un crescente calo di fiducia nella zona euro. Dopo aver sofferto in mattinata le borse del Vecchio Continente sono rimbalzate nel pomeriggio. Secondo quanto riporta “Reuters” gli stati della zona euro starebbero discutendo di cancellare il coinvolgimento del settore privato nel meccanismo di salvataggio permanente che dovrebbe entrare in vigore nel 2013. La notizia ha spinto soprattutto i bancari. Barclays (GB0031348658) ha guadagnato il 2,1%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 2%, Société Générale (FR0000130809) il 2,1%, UniCredit (IT0000064854) lo 0,9%, Banco Santander (ES0113900J37) l’1,4% e UBS (CH0024899483) l’1,1%. AXA (FR0000120628) ha guadagnato l’1,7%. Goldman Sachs ha promosso il titolo del gruppo assicurativo francese a “Buy”.
I minerari ed i petroliferi hanno registrato una ripresa sulla scia dei prezzi delle materie prime. Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato l’1,2%, BHP Billiton (GB0000566504) lo 0,2% e Xstrata (GB0031411001) l’1%. Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha guadagnato l’1,2%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) l’1,5% e Total (FR0000120271) il 2,4%.
Il settore dell’auto è stato anche oggi debole. Fiat (IT0001976403) ha perso il 3%, Peugeot (FR0000121501) lo 0,3% e Volkswagen (DE0007664005) lo 0,9%.
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